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Essien, il Bisonte che chiama 'Daddy' Mou. E che ha Appiah come modello

Essien, il Bisonte che chiama 'Daddy' Mou. E che ha Appiah come modelloTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 25 gennaio 2014, 08:302014
di Marco Conterio

Michael Essien chiude gli occhi. La domanda è sugli incubi sul campo, sui giocatori tosti e difficili da affrontare, da trovarsi davanti. "Patrick Vieira e Roy Keane". Gioca da duro, Essien, ma quando si è trovato davanti il gigante francese ed il mastino irlandese, ha sudato più camicie del previsto. Gioca da duro, già. Però quando ha firmato col Real Madrid ha detto "quando daddy mi ha chiamato, ho detto subito sì". Daddy, l'affettuoso papà, è Josè Mourinho, che lo ha voluto con sè anche al Chelsea. Gioca da duro ma dice di "non aver abbastanza pelo sullo stomaco per un futuro da allenatore, non fa per me". Essien è quasi un giocatore del Milan ma, in quanto a modelli, si dichiara ispirato da "Stephen Appiah, un mio connazionale". Uno che, in Italia, ha lasciato poca traccia di sè. Però non vede eredi, visto che "c'è solo un Essien e non c'è nessuno con lo stesso stile".

Però è un box to box tipicamente inglese, paragonato in terra d'Albione a Patrick Vieira, uno che sarà poi tra i suoi incubi principali. Nella carriera del giovane Michael, in Ghana sino ai 17 anni, c'è anche un provino fallito col Manchester United prima di andare al Bastia, prima di firmare col Lione, dove i colleghi calciatori l'hanno eletto miglior calciatore dell'anno nel 2005. Nove anni fa. Per questo, per alcuni, Essien, è forse nella fase discendente della carriera ma è lecito ricordare che ha soli trentuno anni e che, come lui, altri tengon botta ad alti livelli per ancora lungo tempo. Anche perché, sette anni fa, è stato eletto giocatore dell'anno dai tifosi del Chelsea e adesso scende ancora in campo con la maglia dei Blues. Ed in fondo, si può mantenere bene, visto che leggende britanniche dicono che dorma anche 13-14 ore al giorno. Intanto Londra è un ricordo, lo sarà tra poco. Perché il Bisonte ghanese ha messo Milano, nel mirino. Ma non dategli del duro. Perché Daddy Mourinho, forse, un po' gli mancherà...