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Europa League, sette rivali per l'unica italiana rimasta. La sfida ha inizio

Europa League, sette rivali per l'unica italiana rimasta. La sfida ha inizio
venerdì 21 marzo 2014, 08:302014
di Luca Bargellini

Zero italiane in Champions League, una sola nella vecchia Coppa Uefa. E' questo il bilancio delle nostre squadre in campo internazionale una volta arrivati ai quarti di finale. A differenza della massima competizione europea per club, l'Europa League porta in dote una maggiore eterogeneità di squadre. In Champions le nazioni rappresentate sono quattro (Francia, Germania, Inghilterra e Spagna), nell'Europa B sono ben sei (Francia, Italia, Olanda, Portogallo, Spagna e Svizzera). Per la Juventus, unica italiana rimasta in gioco, sette avversarie, ognuna con le sue particolarità.

Iniziando dall'Az Alkmaar, squadra dall'ottimo collettivo, ma priva di individualità di spicco, il pericolo maggiore sembra essere Dick Advocaat, esperto tecnico olandese già vittorioso nella competizione alcuni anni or sono con lo Zenit San Pietroburgo. Dall'Olanda alla Svizzera, ecco il Basilea di Murat Yakin. L'allenatore accostato nei mesi scorsi alla Lazio è alla guida di un collettivo molto giovane e pieno di qualità. Il portiere Yann Sommer (il prossimo anno già accasato al Borussia Moenchengladbach, ndr), il difensore Fabian Schar e il trequartista Valentin Stocker sono gli elementi di punta di una rosa abituata a regalare sorprese.

Due possibili avversarie della "Vecchia Signora" arrivano invece dal Portogallo, nazione che nelle ultime edizioni si è dimostrata a suo agio con l'Europa League. Il Benfica in questa stagione sembra in grado di ripetere le ottime prestazioni dell'anno passato quando solo il Chelsea in finale seppe fermare la truppa di Jorge Jesus. Il gruppo è sicuramente il più competitivo fra quelli rimasti, Ezequiel Garay e Luisao assicurano esperienza e qualità, Nico Gaitan, Eduardo Salvio e Lazar Marjovic sono talenti difficili da arginare, così come la coppia d'attacco formata da Rodrigo e Lima. Oscar Cardozo? L'arma a sorpresa. Spostandosi di qualche chilometro sulla costa del Portogallo, sulla tratta Lisbona-Oporto rimane in corsa il Porto, killer di coppa del Napoli. Jackson Martinez in attacco, Fernando a centrocampo e Eliaquim Mangala in difesa sono la colonna portante della squadra. Quaresma è, invece, l'incognita, il giocatore in grado di far saltare il banco.

Approdando, invece, nella Liga rimangono in gioco Valencia e Siviglia. I primi hanno in Sofiane Feghouli il proprio elementi di punta di una squadra che finora ha viaggiato a corrente alternata e che solo il neo tecnico Pizzi pare essere in grado di domare. Per quanto riguarda invece la compagine andalusa Ivan Rakitic è il capitano e punto di riferimento, Alberto Moreno è il talento emergente, mentre la coppia formata da Carlos Bacca e Kevin Gameiro un tandem di tutto rispetto.

Chiudono il quadro i francesi dell'Olympique Lione. Il leader è quel Maxime Gonalons che il Napoli ha tentato invano di portare alla corte di Benitez, mentre colui che porta al collo l'etichetta di pericolo numero uno è Alexandre Lacazette. Con una giocata il numero dieci transalpino è in grado di cambiare faccia ad una partita, di trasformare una sconfitta in un trionfo.

Otto squadre, sette avversarie per la "Vecchia Signora".