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Fantasisti d'Italia in Premier. Quasi tutti bidoni

Fantasisti d'Italia in Premier. Quasi tutti bidoniTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 22 maggio 2015, 07:152015
di Andrea Losapio

C'era una volta un olandese, biondiccio, che alzava una Coppa con la maglia dell'Inter. E poi la lasciava subito, direzione Inghilterra. Dennis Bergkamp è stato un'icona dell'Arsenal degli ultimi due decenni, con il gol più bello dei Gunners incastonato da un dribbling pauroso anche solo a pensarlo. Forse anche fortunato, ma non è questo il punto. La realtà è che la Serie A di quel tempo, immensamente migliore della Premier, non riesce più a esportare talenti. Quando lo fa, pur facendosi pagare enormemente, è quasi sempre un flop.
Prendiamo il caso di Stevan Jovetic, passato al Manchester City per la cifra di 30 milioni di euro: il montenegrino ora vuole andarsene dopo l'esclusione dalla lista Champions operata da Pellegrini - che non sarà più l'allenatore al termine di questa stagione - anche a causa fair play finanziario. Jovetic ha giocato poco, pochissimo, ma vale ancora un bel po' per il City.

La possibilità che arrivi dietro prezzo scontato non è più così peregrina. Lui come Erik Lamela, finito al Tottenham del dopo Bale per 35 milioni di euro ma che non ha mai giustificato il suo prezzo nei due anni di permanenza al White Hart Lane. Il gol più bello della stagione, con una trivela meravigliosa da fuori area, non può bastare per concedergli un'altra possibilità. Chi ne ha avute parecchie è stato Ramirez, prima al Southampton e poi all'Hull City, mai realmente sfruttate fino in fondo.
E poi c'è Ricky Alvarez, al Sunderland, 8 presenze e 11 milioni da versare nelle casse dell'Inter: fortunatamente per i nerazzurri i Black Cats si sono salvati, e di fatto Shaqiri arriverà gratis o quasi. Non sono gli unici, perché Cuadrado in sei mesi di Chelsea ha visto più la panchina del campo, e Giaccherini oramai è disperso anche a causa di problemi fisici: 7 sole apparizioni in Premier in questa stagione. Senza pensare agli attaccanti, da Balotelli a Osvaldo: l'Italia è una bottega cara, ma - almeno in Premier - esporta più bidoni che altro.