Fenomeno Diawara. Convincere Sarri a neppure vent'anni
Vent'anni da compiere e una personalità da veterano. Maurizio Sarri non è uomo che guarda la carta d'identità. S'affida alle sensazioni, a quel che vede e percepisce durante la settimana e pure in campo. Amadou Diawara l'ha convinto. Un tackle, una verticalizzazione, una ripartenza. Un'idea fresca e una corsa vigorosa. Muscoli e qualità. Diawara è un classe 1997 che gioca come un veterano, tanto da aver scalzato dalle gerarchie un titolare che pareva inamovibile come l'italo-brasiliano Jorginho. "Felice d'essere entrato nei piani di Sarri", dice Diawara, protagonista in estate di un'interminabile telenovela di mercato.
La Roma di Walter Sabatini lo aveva praticamente opzionato, Diawara intanto decise di non prender parte al ritiro del Bologna restando in Guinea. Il Napoli, sotto traccia, decise di entrare poi in scena. A fine agosto, 15 milioni decisero la trattativa. Diawara in Campania, per integrarsi a piccoli passi e dosi nella formazione di Sarri. Solo che quegli step son diventati poi falcate. Dalle promesse alle realtà. Al presente. A un posto da titolare conquistato a suon di prestazioni, a neanche vent'anni da compiere.