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FIGC, Uva: "La violenza dei tifosi non è un problema solo italiano"

FIGC, Uva: "La violenza dei tifosi non è un problema solo italiano"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 22 settembre 2014, 09:482014
di Raimondo De Magistris

Michele Uva, direttore generale della FIGC, ai microfoni di Radio Rai ha parlato della possibilità per l'Italia di disputare quattro gare di Euro 2020: "E' un grande risultato aver ottenuto quattro partite dell'Europeo del 2020. Ci permette di cominciare a pianificare alcuni progetti in materia di impiantistica sportiva. Anche i recenti avvenimenti non ci aiutano, ma aver avuto anche un quarto di finale è motivo di grande prestigio".

Qual è il suo ruolo nella FIGC?
"Il dg è colui che si occupa della macchina organizzata della FIGC, del settore tecnico, scolastico e dell'AIA. La governance è divisa in due parti: quella politica presieduta dal Presidente e quella operativa con 220 dipendenti e un centinaio di collaboratori che si occupano di tutto, dalla Nazionale al calcio giovanile. E' il coordinamento di tutto ciò".

Apertura di credito della UEFA a rischio dopo gli ultimi episodi?
"Vorrei eliminare dei luoghi comuni. Un anno fa in Olanda è stata abolita la finale di Coppa a causa di ciò, la violenza riguarda tutta l'Europa. Da tre-quattro anni, da quando le norme sono diventate più stringenti, gli incidenti non avvengono più all'interno degli stadi. Ormai gli episodi di violenza avvengono lontano dall'impianto e nelle città. Questo non è un fenomeno prettamente italiano e la violenza è stata eliminata dentro gli stadi. Inoltre, chi gira con la pistola in tasca è un delinquente comune, non un tifoso".

Si può portare alla cancellazione della tessera del tifoso?
"I processi e i progetti vanno studiati nella loro interezza. Oltre a scriverli i progetto hanno bisogno di un crono-programma. Ci sarà bisogno della collaborazione di tutte le parti, inizia una fase di forte dialogo per la crescita. Sicuramente bisognerà facilitare l'acquisto dei biglietti e l'accesso allo stadio. La qualificazione degli stessi impianti è un punto cruciale da questo punto di vista".