Finally Mario?
Il punto interrogativo è d'obbligo, dovuto, scontato. Perché con Mario Balotelli non v'è certezza. Non ci sono capisaldi, se non quello del suo talento. Sicché parlare di un giocatore ritornato al meglio, dopo una rondine, non è parlare di primavera. E' un raggio di sole, luce abbagliante sul buio profondo della Ligue 1, è vero. Ma Balotelli ha sempre iniziato col botto e lo ha fatto anche ieri a Nizza con due gol contro l'Olympique Marsiglia. Però, perso, smarrito, deve ancora ritrovare la strada. Intanto ha ripreso in mano la bussola che in Inghilterra ed in Italia non aveva più un suo nord se non quello dell'oblio, del fallimento. In Francia c'è meno pressione, al Nizza può avere un'isola felice dove mettere in mostra i suoi colpi ed i suoi tocchi.
Non è da Nazionale, adesso. Dire che Giampiero Ventura, già ora, dovrebbe prenderlo e riprenderlo in considerazione, è fare mero sensazionalismo, aggrapparsi a sogni già infranti. Non è un campione, ora. E' un ragazzo in piena rivalsa, con sè stesso, con il mondo. Che l'ha attaccato, spesso ingiustamente, altrettante volte a ragione. E' l'ultima vera, grande, occasione, per Balotelli. Non la perda. E continui così.