Finalmente Dzeko. Grazie a Spalletti ed alla carica della vigilia
Braccia larghe, spalle alla porta. E' il centravanti boa, quello dedito a crear gli spazi ed aprire porte e varchi ai compagni. Che, come rapide frecce, s'infilavano, mentre il suo score realizzativo certo non cresce ed aumenta. Edin Dzeko ha lavorato anche ieri così, nell'ombra, in piena sindrome Mario Gomez. Ovvero di quello cercato e ricercato ma che, una volta davanti al portiere avversario, faticava a metterla in rete. Poi un lampo. Un gol. Che può e deve sbloccarlo, perché il vizio certo non si perde ma con una fiducia ritrovata e riguadagnata soprattutto grazie a Spalletti.
"Gioca lui" non è solo stato monito della vigilia ma invito a non mollare. E per tutta la gara contro il Carpi, ha pure spronato i suoi. "Dategliela". Così Salah, Perotti e compagnia segnante, hanno servito a ripetizione Dzeko che poi, dulcis in fundo, si è sbloccato. Chiaro, nessun gran gol, nessun capolavoro. Però anche quel centimetro che lo ha diviso dal gol, è grande come il passo che può cambiarne la stagione. Grazie al monito di Spalletti.