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Fiorentina, Antognoni: "Con Sousa sarà addio tranquillo. Berna? Vedremo"

Fiorentina, Antognoni: "Con Sousa sarà addio tranquillo. Berna? Vedremo"
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
giovedì 20 aprile 2017, 21:082017
di Ivan Cardia

La separazione da Paulo Sousa e la scelta del nuovo allenatore della Fiorentina. Ma anche il futuro di Federico Bernardeschi e il suo ruolo nell'organigramma viola. Ospite di Italia 7, il dirigente gigliato Giancarlo Antognoni ha parlato di questi argomenti e di tanto altro. Si parte dall'ultima di campionato contro l'Empoli, come riportato da firenzeviola.it: "Il Bayern magari non è abituato ai torti, noi alla Fiorentina lo siamo un po' di più. Sono rimasto male dopo la partita contro l'Empoli. Dispiace che ci siano stati momenti dubbi, purtroppo abbiamo subito errori arbitrali. Un po' di rammarico c'è perché l'arbitraggio è stato negativo. Si era già pensato di intervenire con la VAR, che in certi momenti decisivi può aiutare".

Come vivere le ultime sei partite che restano?
"Ho visto una determinazione notevole in questi giorni. Credo che sabato questa squadra possa regalare soddisfazioni ai suoi tifosi".

Addio con Sousa?
"Sarà tranquillo. Si critica Sousa per certe cose, ma se torniamo indietro la prima frase del campionato scorso era bella. Poi ci sono state problematiche e si è un po' adagiato, ma può succedere. È un allenatore bravo, moderno. Ha iniziato bene ma non ha finito come ci si aspettava".

Cosa salvare in questa stagione?
"La Fiorentina è una buona squadra, con ottimi giocatori. Forse non ha dato quanto si pensava. Il patrimonio dei giocatori resta, anche se forse anno scorso era maggiore rispetto a quest'anno. Però ci sono giocatori che hanno esordito come Chiesa, e che possono dare garanzie per il futuro. E questo è anche grazie a Sousa, che lo mise in campo alla prima di campionato contro la Juventus. Federico veniva dalla Primavera, senza altre partite a livelli alti".

Chi sarà il prossimo allenatore?
"Gli allenatori italiani sono i migliori. Non per sminuire gli altri, basta vedere cosa fanno quando vanno all'estero. Forse per la mentalità di voler fare un calcio utile e non spettacolare".

Di Francesco e Pioli?
"Due ottimi allenatori. Li conosco tutti e due. Il curriculum di Pioli parla chiaro, Di Francesco sta facendo bene a Sassuolo. Sono gli allenatori giovani più importanti".

Possibilità che Berna resti?
"Ha un contratto di due anni, vediamo cosa succede. Credo voglia rimanere a Firenze, almeno da quanto si legge sui giornali. Se rimane, come mi auguro, penso sia un bene anche per lui. Il calcio è cambiato rispetto ai miei tempi, lui ha corsa e tiro. È aumentata la velocità e bisogna avere doti notevoli, sia di tecnica che di rapidità. Io quando ero nelle Nazionali giovanili ho visto molti ragazzi bravi, sia in Italia che fuori. Prendere gli stranieri costa meno, e ci puoi speculare sopra. L'italiano costa di più ma alla lunga ti dà maggiori garanzie. La volontà è quella di italianizzare, basti vedere gli acquisti di Corvino a gennaio con Saponara e Sportiello. Vuole creare uno zoccolo duro di italiani. L'obiettivo primario per l'anno prossimo è l'Europa, magari la Champions anche se lì è già più difficile. Proviamo a prendere giocatori buoni".

Il suo ritorno?
"Mi sto inserendo piano piano in questa nuova Fiorentina, che è una società importante e ambiziosa. C'è la possibilità di lavorare bene, e provo a dare il mio contributo. In questo momento sono il jolly: faccio marketing, seguo la squadra e parlo con il presidente".