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Fiorentina, Antognoni: "Kalinic? Cinesi pericolosi. Spero Sousa resti"

Fiorentina, Antognoni: "Kalinic? Cinesi pericolosi. Spero Sousa resti"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 16 gennaio 2017, 09:582017
di Pietro Lazzerini

Giancarlo Antognoni, nuovo dirigente viola e unico 10 della storia viola, ha parlato a Radio Anch'Io lo Sport su Radio Uno della vittoria contro la Juve e di tanti altri temi: "Diciamo che sono emozionato sia della vittoria che del bentornato da parte dei tifosi. Migliore esordio non ci poteva essere. Sousa? Un merito particolare va a lui. Ieri ha fatto un capolavoro. Spostando Sanchez e rinforzando il centrocampo con tre giocatori anziché due. La partita è stata vinta proprio in mediana. Una dimensione internazionale? Credo che la Fiorentina già ce l'abbia. Negli ultimi anni siamo sempre andati in Europa. Superare questo ultimo gap non è facile perché ci sono molte squadre più forti da un punto di vista economico. Credo che la Fiorentina sia nella dimensione giusta anche se la società vuole conquistare qualcosa di più. Con qualche accorgimento potrebbe conquistare anche un trofeo nel corso dei prossimi anni. Questo è l'obiettivo. Il mio lavoro in viola? Sono sempre stato legato alla Fiorentina anche quando non vivevo la società. Farò un po' di tutto, sia dal punto di vista manageriale, sia come collaboratore di Corvino e Freitas. Adesso inizierà con la parte amministrativa, ma devo studiare perché devo imparare questo nuovo ruolo. Sousa si è allontanato dalla Viola per andare alla Juve? I timori sugli allenatori bravi ci sono sempre. E' un ottimo allenatore. Credo che da professionista com'è riuscirà a far bene con la Fiorentina come fatto in passato. Ci auguriamo che ci sia la possibilità che rimanga. A distanza di 30 anni, l'accoglienza di ieri vale più di uno o due scudetti. Finale in Spagna? Ci sono due o tre cose che rimpiango da giocatore. Sicuramente quella finale, oltre alla possibilità di giocarmi uno scudetto nell'81-82. Però ci sono cose più positive che negative nella mia carriera. Fiorentina-Juve partita sentita anche in passato? E' sempre stato così. Nasce da quando giocavo io. Forse perché in Toscana, a parte Firenze, ci sono tanti juventini. Poi è chiaro che la Juve rimane la squadra che tutti invidiano e vogliono battere. Sousa e il rapporto con i tifosi? Non credo che paghi il suo passato juventino.

Ne sono passati altri di allenatori ex Juve come Trapattoni. Sousa è stato accettato in modo ottimale, ha un buon rapporto con la gente. Speriamo che questo rapporto prosegua in futuro. Bernardeschi e Chiesa punti fondamentali viola? Dovrebbe essere una prerogativa di tutte le squadre italiane. Investire e insistere nel settore giovanile e portarli in prima squadra. La Fiorentina ci sta provando, ha portato già tre giocatori in rosa. Deve essere un obiettivo dei viola. Coppa Italia? Adesso arrivano le squadre difficili. Prima il Napoli e poi o Juve o Milan, nel caso di vittoria. L'obiettivo Coppa Italia è molto difficile e firmerei per vincerla. L'Europa League credo che sia più difficile da vincere. Vittoria che cambia la corsa scudetto? La Juve rimane sempre la favorita, ma si possono inserire anche Roma e Napoli. Proveranno a contrastarla fino alla fine del campionato. Ieri abbiamo avuto almeno il 60% degli italiani che tifavano per la Fiorentina. Come ho visto la Juventus? Non ho visto la solita squadra e soprattutto ho visto una grande Fiorentina. A centrocampo qualcosa è mancato per i bianconeri. Juve che non sa pareggiare, perché? E' inusuale, perché solitamente su 19 partite un pareggio c'è sempre. Il fatto è che la Juve cerca sempre di vincere e alcune volte rischia di perdere. Poi tutte le squadre che l'affrontano danno il 110% e questo porta anche a questi risultati. Kalinic? Spero che rimanga alla Fiorentina, però questi cinesi sono pericolosi. Credo che Kalinic sia uno dei giocatori più importanti del nostro campionato ma anche in Europa. Il miglior giovane italiano? Ce ne sono tanti. Berardi, a livello di fantasia rimanga il giocatore più importante, insieme a tanti altri che fanno parte dell'Under 21 come Rugani, Romagnoli e Donnarumma. Antognoni allenatore? Non lo farò mai perché non ho mai preso questa scelta. Io ho sofferto tanto da giocatore e non volevo soffrire ancora da allenatore. Anche da dirigente però si collabora per provare a conquistare gli obiettivi. L'Italia? La Nazionale italiana arriverà ai mondiali con una squadra molto competitiva, Ventura è l'allenatore perfetto per portare gli azzurri in alto con giovani campioni e giocatori esperti".