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Fiorentina, Bernardeschi: "Qui a vita? Il pensiero c'è e non lo nascondo"

Fiorentina, Bernardeschi: "Qui a vita? Il pensiero c'è e non lo nascondo"
domenica 22 gennaio 2017, 23:102017
di Alessandra Stefanelli

Ospite alla ‘Domenica Sportiva’, l’attaccante della Fiorentina Federico Bernardeschi parla del suo momento e di quello del club: “Il futuro? Sinceramente adesso penso al presente, penso alla Fiorentina dove io sto bene. Il mio lavoro mi deve portare a pensare al presente, siamo concentrati sulle prossime gare. Io sto bene qui”.
Cosa è cambiato dentro di te nelle ultime gare?
“Quando si fa una competizione importante come un Europeo risulta difficile recuperare le energie mentali. Abbiamo speso tanto in quell’Europeo e tornare in campo con la squadra è stato difficile, credo che il mister volesse dire quello. Ho ripreso a lavorare dando quello che so dal, lavorando al 100%. Io mi sono sempre adeguato a quello che gli allenatori mi chiedevano di fare, sicuramente in questo ruolo mi trovo molto bene”.
Avresti immaginato di fare tutta questa strada?
“Mi emoziono sempre a vedere le immagini di quando ero piccolo, mi fanno ricordare i sacrifici fatti per arrivare a questo punto”.
Da bambino volevi essere Shevchenko o Totti?
“Mi piacciono entrambi, in campo e fuori dal campo e sono cose che a un bambino restano impressi ed è per questo che li ho presi come miei modelli”.
Vorresti restare viola a vita?
Il pensiero c’è, non lo nascondo. Non so perché lo devo nascondere. È una società che a me ha dato tantissimo, ovviamente il pensiero c’è e vedremo insieme di costruirlo”.


Cosa è cambiato con Sousa negli ultimi tempi?
“Credo che ci siano dei momenti di difficoltà durante una stagione. Momenti in cui non veniamo capiti o non ci capiscono, dal punto di vista dello spogliatoio siamo rimasti legatissimi. Il mister ci ha dato fiducia e tranquillità, e noi abbiamo dato tutto. Non sono arrivati risultati e prestazioni ottime ma con l'allenatore è andato tutto bene, e il mister era presente con noi. Più giochi in certi ruoli più certe cose ti vengono. Fascia e centrale sono due mondi diversi. Se giochi in un ruolo fai tuo quel che richiede . Sicuramente ho avuto qualche difficoltà nel trovare una continuità. Come ho spiegato prima giocare in un ruolo e poi in un altro richiede dei piccoli adattamenti che ti fanno sbagliare le partite. Serve ancora tanto per avere la continuità che ho dimostrato in questo bel periodo che sto vivendo. È normale che un giocatore trovi difficoltà quando cambia spesso ruolo”.