Fiorentina, bloccati nel pantano: l'antidoto alle difese schierate non c'è

Con lucidità, senza fantasia, guizzi ed imprevedibilità, o almeno centellinate in minuscole dosi. In una serata che ha avuto a dir poco dell'incredibile, tra maltempo e interruzioni con siparietti di ogni genere, la Fiorentina autografa probabilmente la notizia che lascia più stupiti: l'euro-Viola ammirata solo una settimana prima in quel di Cagliari ha lasciato il passo ad un'altra aggrappata con testardaggine e devozione alla manovra, ma incapace di trovare antidoti efficaci quando quest'ultima non trova sbocchi. E ciò che ne è venuto fuori è uno scialbo pareggio contro il tanto ignorato Crotone, che alla fine dei giochi ne è uscito più che soddisfatto. Nicola ha salvato la sua panchina, sfiorando anche l'impresa, venuta a mancare soltanto per una défaillance accusata da Rohden nella propria area, che ha permesso ad Astori di evitare un finale tragico.

Tragica non lo è ancora la situazione di classifica dei viola, considerando anche che manca una partita da recuperare, un'altra disturbata dal maltempo come quella contro il Genoa. La truppa di Juric, poi, non è un avversario comodo: chiedere al Milan, per dirne una. Il segnale lanciato nella sfida ai calabresi non è confortante, ma si può forse concedere l'alibi parziale delle situazioni imprevedibili che si sono venute a creare, che hanno spostato gli equilibri fisici ed emotivi della sfida in molteplici direzioni.