Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Fiorentina, Bucchioni: "La maledizione delle punte e il caso Cuadrado. Si fa lo stadio"

Fiorentina, Bucchioni: "La maledizione delle punte e il caso Cuadrado. Si fa lo stadio"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 23 settembre 2014, 07:132014
di Andrea Melli
fonte Enzo Bucchioni

La maledizione non ha fine.Rossi-Gomez, Gomez-Rossi: uno dopo l'altro sono sempre guai per loro e per la Fiorentina. Dopo Pepito si riferma anche Marione e magari ci sarà pure qualcuno contento visto l'inizio di stagione dell'attaccante. Ma non è così: Gomez per tornare al top aveva bisogno di giocare e questo infortunio muscolare ne rallenterà di sicuro un già difficile recupero. Una muscolatura come la sua ha bisogno di lavorare tanto e bloccarsi per un altro mese complicherà le cose. Se tutto andrà bene, tornerà dopo la nazionale il 19 di ottobre.
L'infortunio dimostra però come siano state impietose le critiche e difficile il recupero dopo un infortunio importante come quello accaduto un anno fa al tedesco. Gomez stava lavorando tanto anche più del dovuto per tornare in forma e far vedere a Firenze tutto il suo valore. Non resta che aspettarlo e credere ancora in lui.
Per fortuna quest'anno però la Fiorentina ha la panchina lunga e Montella un Babacar già pronto da lanciare. Domani sera con il Sassuolo toccherà a lui e per il giovane senegalese l'occasione è da prendere al volo. E' già entrato nel cuore dei tifosi e il suo impatto sarà più facile: tutto il Franchi domani sera l'aiuterà.
La sua velocità e la sua capacità di inserirsi negli schemi viola hanno già detto che sarà utilissimo. Con Babacar, Montella in casa può tornare a giocare con il 4-3-1-2 con il trequartista o con il 4-3-3.

La prima vittoria della Fiorentina intanto ha dato felicità e un senso alla classifica, ha detto che questa squadra sa giocare in modo cinico e utilitaristico, una bella tappa sulla strada della maturità. E poi, dal punto di vista tattico, la capacità di cambiare modulo e di saper giocare in più modi è sempre quello che abbiamo auspicato. Il 3-5-2 è duttile, offre molte soluzioni, dovrebbe essere il modulo base.

Da Bergamo però, ci portiamo a casa la tristezza e il nervosismo di Cuadrado, un piccolo-grande problema che va risolto subito. Non ci preoccupa tanto la voglia di strafare e la giocata personale a tutti i costi, Montella di sicuro gli farà capire come deve giocare per essere utile (come sempre) alla squadra, quanto la strana tristezza negli occhi di questo giocatore. Che succede?

E' comprensibile che per lui gli ultimi mesi non siano stati facili, sballottato tra cifre assurde che fino a pochi mesi fa leggeva sui giornali per altri giocatori. La notorietà, la ribalta e il successo a volte diventano un peso difficile da gestire e, sperando di sbagliare, un piccolo campanello d'allarme dovrebbe comunque suonare.

Questo è un ragazzo acqua e sapone, quando è arrivato due anni fa a Firenze non era nessuno, giocava con la naturalezza di chi si sfida sulle spiagge caraibiche. Divertiva e si divertiva. Quei colpi straordinari erano anche il frutto di una leggerezza, di un ottimismo, di una voglia di vivere e di giocare non comuni. Era libero di testa.

Se d'improvviso le quotazioni milionarie e le responsabilità di dover giocare bene a tutti i costi, di dover dimostrare che Cuadrado è un giocatore eccezionale, il sentirsi in obbligo di vincere le partite da solo, lo stanno condizionando psicologicamente lo dovrà capire in fretta la Fiorentina. E risolvere subito la questione.

Il problema non è il rinnovo del contratto, Della Valle ha sempre mantenuto la parola, lo stipendio gli sarà adeguato, l'accordo sarà allungato, la Fiorentina farà tutto quello che ritiene opportuno in accordo con il suo procuratore.

Il vederlo triste, preoccupato, anche litigioso con gli avversari, ci ha fatto capire che c'è un Cuadrado diverso da quello vero e va immediatamente esorcizzato. Un Cuadrado appesantito dalle preoccupazioni e dalle ansie sarebbe un giocatore diverso. Speriamo sia soltanto una nostra sensazione, una giornataccia come capita a tanti, ma i filosofi dicono che leggendo negli occhi si trova la verità e gli occhi di Cuadrado visti a Bergamo non sono gli stessi di sempre.

Domani sera c'è il Sassuolo al Franchi e la Fiorentina è chiamata a rompere un incantesimo che dura da sette partite. Per fortuna la squadra di Di Francesco non è abituata a fare le barricate, cerca comunque di giocare e se la Fiorentina avrà più spazio non dovrebbe faticare come contro il Genoa.

Nel frattempo arrivano buone notizie per lo stadio. Nardella lo vuol fare e si farà, fra l'altro la legge dedicata porta anche la sua firma, quando era parlamentare si è adoperato tanto per dare ai comuni e alle società uno strumento capace di tagliare i tempi della burocrazia.

Ci siamo. La Fiorentina, come vi abbiamo sempre detto, non è mai stata felice dei 30 ettari, ha cercato anche soluzioni alternative, ma gli studi fatti dicono che un investimento diventa produttivo su un'area di almeno 50 ettari. Tutto nell'interesse della Fiorentina perché ricordiamolo, una volta ammortizzati gli investimenti, tutti gli ulteriori guadagni andranno alla Fondazione Fiorentina per avere maggiore forza nel mercato e in tutte le attività.

Una strada obbligata per crescere, ma Nardella farà di tutto e in tempi brevi, ne siamo sicuri, per trovare uno spazio adatto e funzionale per il nuovo mercato con la salvaguardia occupazionale e consentire così il completo utilizzo dell'area Mercafir per la quale sono previsti almeno tremila nuovi posti di lavoro. Sei anni dopo (sei anni persi) si torna alla Cittadella Viola riveduta e corretta: era ora.