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Fiorentina il Toro insegna, partita crocevia della stagione

Fiorentina il Toro insegna, partita crocevia della stagioneTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
domenica 4 ottobre 2015, 08:142015
di Redazione TMW
fonte Lorenzo Marucci
In passato gare come queste spesso la Fiorentina le ha perse, vincere significherebbe dare un segnale forte a tutti, e andare a Napoli senza assilli

I sogni aiutano a vivere meglio. Ma vale la pena aggiungere anche che la vita è un sogno. E allora sulla base di queste considerazioni marzulliane è giusto provare ad abbandonarsi un po' (senza eccedere, ma in fondo in parte lo si può fare) a qualche volo e ad immaginare una Fiorentina capace di prolungare il più possibile il suo momento d'oro. Il calcio è bello anche perché permette di fantasticare e quando arrivano alcuni risultati positivi - oltre a vittorie come quelle di San Siro con l'Inter - i sogni aumentano. L'impressione - anche per i più freddi e per coloro che aspettano ulteriori riprove - è che in campionato la Fiorentina potrà anche migliorare il piazzamento dell'anno passato (ma meglio non porre limiti alla Provvidenza...).
La sensazione però è che il difficile arrivi proprio adesso: i viola in testa alla classifica iniziano a rappresentare uno degli obiettivi da battere o quanto meno una delle squadre contro cui uscire senza rompersi le ossa. Niente di nuovo fin qui, nel senso che parecchie squadre finora sono arrivate a Firenze chiudendosi nella propria metà campo. La Fiorentina ha saputo rompere il muro avversario ma d'ora in poi dovrà anche fare i conti con un pizzico di inevitabile pressione in più, derivante dalla possibilità/necessità di vincere. Anche Allegri ha riconosciuto le qualità della squadra viola sottolineando di esserne rimasto colpito. Un'ulteriore testimonianza di come la Fiorentina inizi ad essere vista come un'insidia da tener presente. Toccherà a Paulo Sousa, il Mourinho viola del presente e del futuro, lavorare bene sulla testa dei calciatori.

Siamo alla settimana giornata e il campionato è ancora ovviamente lunghissimo ma con un successo sull'Atalanta la squadra avrebbe la possibilità di assaporare il gusto del primo posto per ben due settimane. La sosta arriverà per analizzare, studiare ancor meglio gli avversari e avvicinarsi per quanto possibile al meglio alle sfide con Napoli (anche se i nazionali priveranno Paulo Sousa di vari giocatori, stessa cosa per Sarri), e alla Roma. Saranno le due partite che dovranno dare l'esatta finale dimensione della Fiorentina. Ma la sosta arriverà anche per fare un punto sul mercato, con la necessità - confermata anche da quanto accaduto negli ultimi giorni - di arrivare ad uno-due difensori da inserire nel gruppo a gennaio. Il nome di Mexes continua a circolare non senza qualche dubbio: la riflessione riguarda principalmente gli equilibri di spogliatoio. La Fiorentina ha raggiunto una sua compattezza interna, tutto funziona alla perfezione e l'inserimento di un giocatore dovrà essere soppesato nei minimi particolari. Ma proprio adesso è i momento in cui si inizia a restringere il cerchio intorno agli obiettivi per poi passare all'attacco finale.
Intanto oggi sarà anche il giorno della caccia al record: con un successo, la squadra viola nelle prime sette gare di campionato ne avrebbe vinte sei, cosa mai accaduta prima nella sua storia. Un primato da scrivere, insomma, in un anno che potrebbe vederne anche molti altri. Tocca alla Fiorentina.