Fiorentina, la medicina europea funziona ma la guarigione resta lontana

L'Europa League riporta il sorriso sulla bocca della Fiorentina, ma come ha dichiarato il tecnico Paulo Sousa al termine della gara: "Il percorso di guarigione è ancora molto lungo". In parole povere i viola non sono guariti, il periodo no che si prolunga ormai dallo scorso febbraio è ancora lontano dal concludersi. Il gioco visto in Repubblica Ceca non è stato certo di una squadra in salute, anche se a sprazzi, qualche miglioramento si è finalmente visto. Funziona la coppia formata da Babacar e Kalinic, autori delle tre reti che hanno portato alla vittoria finale. Non funziona altrettanto bene la difesa a quattro, anche se pare essere un modulo buono da poter sfruttare per cambiare il gioco che ormai tutti paiono aver capito e studiato.

Sousa adesso dovrà pensare a completare il recupero dei big che non stanno rendendo al massimo, Borja Valero su tutti. Anche Bernardeschi ha bisogno di trovare la sua dimensione, come del resto ha bisogno di continuità anche lo stesso Babacar. Insomma, la medicina europea ha funzionato per riportare un po' di ottimismo dopo giorni apparsi cupi. Adesso però serve una terapia continuativa che porti la Fiorentina definitivamente fuori da questa malattia di risultati e di gioco che dopo mesi stenta ancora a scomparire.