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Fiorentina, troppi esperimenti: il turnover diventa un problema

Fiorentina, troppi esperimenti: il turnover diventa un problemaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 16 dicembre 2016, 07:452016
di Daniel Uccellieri

"Fisicamente ritengo i rossoblù migliori di noi e penso che sarà una sfida molto interessante ed equilibrata", così Paulo Sousa alla vigilia di Genoa-Fiorentina, gara valida per il recupero della terza giornata di campionato. Alle parole però non hanno risposto i fatti, visto che il tecnico viola ha mandato in campo una formazione decisamente inaspettata, con Mauro Zarate nell'inedito ruolo di unica punta. Una scelta azzardata, proprio in virtù della fisicità della squadra di Juric (il Grifone in casa ha subito solo 4 reti, miglior difesa interna del campionato), che ha praticamente annullato l'argentino per buona parte della partita.

Sousa ha provato a difendere lo zero a zero, facendo un uso massiccio del turnover (Kalinic e Ilicic, tanto per fare due nomi, in panchina) e con scelte che hanno lasciato qualche dubbio, come la scelta di mettere Milic esterno alto, quasi a ridosso degli attaccanti. Alla luce della prestazione dei viola, che hanno sbagliato nuovamente l'approccio alla gara (quasi una costante di questa stagione dei gigliati), l'undici iniziale del tecnico portoghese è apparso decisamente avventato. Anche perché nelle ultime gare, Paulo Sousa era riuscito a trovare la giusta quadratura: cambiare così tanto, soprattutto sul campo di una squadra ostica come il Genoa, è stato un errore che un tecnico esperto come quello viola non deve commettere. Kalinic ha comunque giocato gran parte della partita, e quella ventina di minuti in panchina sicuramente non saranno così influenti nelle prossime gare. Troppi esperimenti in una gara fondamentale, l'ennesimo passo falso di questa travagliata stagione.