FOCUS TMW - Addio scuola italiana di portieri, la A parla sempre più straniero
C'era una volta un ruolo, quello del portiere, impermeabile all'apertura delle frontiere. Nessuno prima della chiusura, a seguito della figuraccia dei Mondiali del 1966, nessuno dal ritorno degli stranieri nel 1980. Del resto perché attingere altrove quando la miglior scuola di portieri era quella italiana? A rompere il tabù il Parma, nel 1990, che si assicurò il numero uno della nazionale brasiliana, Claudio André Taffarel.
Da allora i portieri stranieri hanno preso sempre più piede. L'ultimo della lista potrebbe essere Wojciech Szczęsny, polacco ma da una vita in Inghilterra. Sarà lui con molta probabilità a entrare in concorrenza con il "nostro" De Sanctis.
Ad oggi sono 21 gli estremi difensori arrivati da altri paesi, solo Sassuolo, Palermo e Sampdoria hanno il reparto totalmente tricolore, con le ultime due che hanno avuto fra le proprie fila giocatori come Ujkani e Romero. Vediamo nel dettaglio, squadra per squadra:
ATALANTA Radunovic
BOLOGNA Da Costa e Stojanovic
CARPI Brkic
CHIEVO Bizzarri
EMPOLI Skorupski
FIORENTINA Tatarusanu
FROSINONE Zappino
GENOA Ujkani
INTER Handanovic e Carrizo
JUVENTUS Neto e Rubinho
LAZIO Berisha
MILAN Diego Lopez
NAPOLI Rafael, Reina, Gabriel e Andujar
PALERMO -
ROMA Sverdauskas e Lobont
SAMPDORIA -
SASSUOLO -
TORINO Ichazo e Gomis
UDINESE Karnezis e Romo
VERONA Rafael