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FOCUS TMW - Generazione Z al potere: la Top 10 di Champions

FOCUS TMW - Generazione Z al potere: la Top 10 di ChampionsTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 8 novembre 2019, 16:21Serie A
di Gaetano Mocciaro

Alle porte del 2020 si fa spazio, anche in Champions League, la Generazione Z. Giocatori nati dal 2000 in avanti (scordatevi la definizione di Millennials che non sono altro che i nati tra il 1981 e la fine del 1996). Nell'ultimo turno è arrivata un'altra tripletta, quella del brasiliano Rodrygo che ha trascinato il Real Madrid in una notte da sogno contro il Galatasaray. E ancora una volta ha segnato Haaland che promette essere il nuovo uomo mercato già dalla prossima estate. Un classe 2000 capocannoniere del torneo per club d'Europa, quindi del Mondo. Il futuro è già arrivato. Questa è la nostra Top 10 dopo le prime quattro giornate:

1 - ERLING HAALAND
Salisburgo
Attaccante
Norvegia, 2000

Primo giocatore della storia della Champions League a realizzare una tripletta all'esordio, peraltro all'esordio. Più giovane esordiente ad aver segnato nelle prime quattro partite del torneo. Capocannoniere. Media voto 7.25 in quattro partite. Poche parole (cercate l'intervista a un giornalista austriaco dopo la tripletta al Genk), tanti fatti. What else?

2 - RODRYGO
Real Madrid
Attaccante
Brasile, 2001

Il Real Madrid per lui ha investito 45 milioni. È stato iscritto nella squadra Castilla, dove è decisamente fuori serie. E infatti dopo due partite è stato chiamato al piano superiore. Ha esordito in Champions a Istanbul, ha fatto vedere il suo valore al ritorno al Bernabeu segnando una tripletta, peraltro in tutti i modi (destro, sinistro, testa). I primi due gol sono stati realizzati a tempo di record, i suoi numeri alla sua età sono persino superiori a quelli di mostri sacri come Raul ed Emilio Butragueno.

3 - FERRAN TORRES
Valencia
Esterno d'attacco
Spagna, 2000

Il Valencia ha trovato un nuovo talento dal vivaio. Esterno destro, in campionato, dopo due spezzoni di gara è stato promosso titolare da Marcelino Toral. E anche Albert Celades ribadisce a dargli fiducia, lanciandolo in Champions League. Due presenze e un gol, al Lille, in una partita da protagonista. Il suo ingresso ha cambiato la gara con i francesi. Il gol alla fine è il giusto premio per la tanta qualità messa in campo.

4 - JADON SANCHO
Borussia Dortmund
Esterno d'attacco
Inghilterra, 2000

L'inglese non ha bisogno di presentazioni. Del resto al Manchester City sono già pentiti nell'averlo lasciato andare in Germania e il Manchester United ha provato a strapparlo al Borussia Dortmund in estate. Nemmeno la Champions è una novità. Titolare in tutte e quattro le partite giocate, è stato protagonista della sfida d'esordio contro il Barcellona e contro l'Inter ha messo lo zampino sulla rimonta servendo l'assist del 3-2 per Sancho. Proprio l'ultimo passaggio è la sua specialità: nessuno come lui in Bundesliga.

5 - CALLUM HUDSON-ODOI
Chelsea
Esterno d'attacco
Inghilterra, 2000

Altro giovanissimo inglese che è già realtà. Il Bayern Monaco lo ha voluto a tutti i costi in estate, tentandolo non solo economicamente ma dandogli anche un'investitura che solo i più grandi possono avere: la numero 10, appartenuta ad Arjen Robben. Attualmente è in scadenza, ma solo virtualmente. Bravo il Chelsea a trattenerlo, ed ora lo aspetta il rinnovo a cifre record. Tre presenze e un assist in questa sua prima Champions League, solo una da titolare. Ma a Lille, all'esordio, ha contribuito al successo mandando in rete Willian per il 2-1 decisivo.

6 - PHIL FODEN
Manchester City
Centrocampista
Inghilterra, 2000

Per capire il suo potenziale basti leggere le dichiarazioni in merito di Pep Guardiola: "Non lo vendo nemmeno per 500 milioni di sterline" ha dichiarato il catalano. 19 anni, il centrocampista è considerato il futuro della squadra nonché naturale sostituto di David Silva. Lo spagnolo, 33 anni, ha già annunciato che lascerà i citizens al termine delal stagione. Terza stagione di Champions League per lui, che già l'anno scorso aveva segnato il suo primo gol. Si è ripetuto quest'anno contro la Dinamo Zagabria, mentre nel 5-1 sull'Atalanta nonostante la doppia ammonizione ha contribuito al successo con un assist a sterling.

7 - SEBASTIANO ESPOSITO
Inter
Attaccante
Italia, 2002

Solo 28 minuti in Champions League per il predestinato del calcio italiano. Ma sono stati più che sufficienti a creare scompiglio contro una squadra abituata all'Europa che conta come il Borussia Dortmund. Entra con la consapevolezza dei grandi. La personalità lo aiuta nelle scelte, si procura il rigore del possibile 2-0. L'infortunio di Alexis Sanchez gli ha spianato la strada, ha saltato il Mondiale Under 17 ma con la prospettiva di avere uno spazio nell'Inter prima di quanto si auspicasse.

8 - VINICIUS
Real Madrid
Esterno d'attacco
Brasile, 2000

In basso nella Top 10 nonostante sia fra i giocatori più pronti a livello europeo per la sua età. Zidane però l'ha centellinato in questa Champions League, dove ha giocato solo 45 minuti spalmati in tre partite, non convocandolo nell'ultima partita contro il Galatasaray. Al Real nessuno ha il posto garantito e quest'anno c'è pure Hazard. Il futuro, come ha anche dichiarato il tecnico, è tutto suo e non stentiamo a crederlo. Il talento è quello del predestinato.

9 - DOMINIK SZOBOSZLAI
Salisburgo
Centrocampista
Ungheria, 2000

L'ungherese era nel mirino della Lazio quest'estate e non solo: il suo nome era nella famoso foglietto di Fabio Paratici. A Salisburgo non hanno mai preso in considerazione, per quest'anno, di cederlo. Credono fortemente in lui e lo score attuale è di 15 presenze, 4 reti e altrettanti assist. In Champions ha saltato solamente la sfida d'andata contro il Napoli, trascinando nella partita d'esordio i suoi contro il Genk. Solo un Haaland in stato di grazia gli ha rubato la scena. Esterno sinistro ma anche trequartista e all'occorrenza destro, al Salisburgo è costato appena 500mila euro. Una grande plusvalenza è all'orizzonte.

10 - TETE
Shakhtar
Esterno offensivo
Brasile, 2000

Ultimo della lunghissima lista di brasiliani approdati allo Shakhtar, promette di seguire le orme dei predecessori Fernandinho, Douglas Costa e Willian, sembra soprattutto quest'ultimo ricoprendo lo stesso ruolo di esterno destro. Nel campionato ucraino gioca con buona continuità, in Champions ha fatto il suo esordio mercoledì e gli sono bastati sei minuti per lasciare il segno: suo il gol dell'incredibile 3-3 contro la Dinamo Zagabria. Su rigore, certo. Ma così giovane, così freddo, in un simile ambiente e in una partita da dentro-fuori denota già grande personalità.

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