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FOCUS TMW - Italia, l'attacco è in crisi. I "vecchietti" sono i più affidabili

FOCUS TMW - Italia, l'attacco è in crisi. I "vecchietti" sono i più affidabiliTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 27 marzo 2015, 12:502015
di Gaetano Mocciaro

C'era uan volta un movimento, quello italiano, dove anche nei momenti di crisi c'era una certezza: quello di un attacco sempre prolifico. Non a caso negli anni e nei tornei più importanti i vari ct hanno dovuto fare delle esclusioni illustri: basti pensare a Pruzzo, Vialli, Mancini, Zola, Baggio. Lo scenario attuale non permette, invece, grosse scelte e i freddi numeri illustrano come sia difficile trovare attaccanti prolifici. Il miglior marcatore è Manolo Gabbiadini, 14 reti fra campionato e coppe varie divise fra Sampdoria e Napoli. Seguono Eder e Pellé a 12, con l'attaccante del Southampton andato in gol solo una volta nel 2015; Zaza con 9 reti e Cerci fermo ancora a una marcatura, in Champions League contro l'Atletico Madrid.

E non va meglio chi è stato lasciato fuori: Giovinco (2 gol con la Juve in Coppa Italia), Balotelli (4 reti al Liverpool), Okaka (4), Matri (7 col Genoa, finito dietro le quinte dopo il passaggio alla Juventus). Discorso a parte per Pablo Daniel Osvaldo, autoesclusosi con il trasferimento in Argentina (dove comunque sta facendo sfracelli) e per Antonio Cassano, ora disoccupato. Non tenuti in considerazione i lungodegenti Giuseppe Rossi, Lorenzo Insigne e Stephan El Shaarawy.

Ma il dato che salta maggiormente all'occhio, guardando i marcatori di Serie A, è che i tre migliori realizzatori italiani siano coloro che, carta d'identità alla mano, avrebbero fatto il loro tempo con la Nazionale: Luca Toni (37 anni a maggio), Totò Di Natale (38 anni a ottobre) e Fabio Quagliarella (32) con 14 reti. Sicuri che non ci sia proprio bisogno di loro?