FOCUS TMW - Nazionale maledetta: colpiti da Milik a Pjaca
L'ultimo in ordine cronologico è stato Marko Pjaca. Nella disfatta per 3-0 contro l'Estonia, seppur in un'amichevole inutile ai fini della qualificazione ai mondiali, la notizia peggiore è quella dell'infortunio del croato juventino, con il crociato lesionato e uno stop che potrà variare dai sei agli otto mesi.
Però il periodo delle convocazioni è uno dei peggiori per le squadre di club. Perché rischiano di vedere un proprio capitale sbriciolarsi, con infortuni che possono anche non essere pagati. Perché la FIFA ha sì un'assicurazione sugli infortuni in nazionale, ma la franchigia è di ventotto giorni. Così la Juventus si consolerà - si fa per dire - con circa 2 milioni di euro di rimborso, come è successo per il Milan con Riccardo Montolivo, infortunatosi contro la Spagna in uno scontro con Sergio Ramos allo Juventus Stadium, a ottobre.
Le nazionali rimangono però quasi una sciagura anche per i club italiani. Il Napoli ha dovuto fare a meno per quattro mesi di Arek Milik, centravanti polacco decisivo nelle prime giornate e poi infortunatosi proprio con la maglia della Polonia.
La sua assenza ha fatto incupire ancora di più Gabbiadini, facendo però esplodere Mertens da falso nove.
Questi sono i tre infortuni più pesanti di questa stagione, poi - in termini di tempo - c'è quello di Matteo Politano del Sassuolo. Fermato dalla nazionale, è rimasto fermo per un mesetto e mezzo, intervallato da una sola partita in cui, però, non ha dato di certo il meglio. In prospettiva, invece, c'è quello di Luis Muriel: il centravanti sampdoriano della Colombia rischia di rimanere ai box per tre mesi, ben dopo il termine della stagione.
Poi Chiellini, costretto a saltare Olympique Lione, Udinese e Milan a ottobre, oppure Belotti, fuori per tre gare e con soli 24 minuti all'attivo con il Pescara. Infine Gakpé, con tre settimane di stop dopo l'infortunio con il Togo al bicipite femorale: per lui, successivamente al rientro, due panchine e una mancata convocazione. Decisamente il minor male, fra tutti.