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Fracaso Rafa, il Barça passeggia: al Real Madrid è tempo di processi

Fracaso Rafa, il Barça passeggia: al Real Madrid è tempo di processiTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 22 novembre 2015, 07:402015
di Marco Frattino

Sergio Busquets ha perfettamente centrato il punto: "Abbiamo cambiato la storia". Non solo quella del Barcellona, ma probabilmente anche quella di Rafa Benitez al Real Madrid. Il tecnico delle merengues non può trovare alibi per la fragorosa débâcle di ieri pomeriggio al Santiago Bernabeu, dove il Barça ha inflitto la terza peggior sconfitta nell'impianto madrileno alla formazione di casa. Quasi come lo 0-5 del lontano 1974 oppure il 2-6 del più recente 2009, ieri il pubblico madrileno ha assistito a un match tra una squadra senza anima e una assemblata perfettamente da Luis Enrique. Senza Leo Messi, il calciatore che più s'è avvicinato al Dios pallonaro, Diego Armando Maradona. Eloquenti le parole post gara di Ivan Rakitic ("Non sembriamo una squadra. Giochiamo male, molto male"), le quali sanno di resa nei riguardi del Barcellona in ottica Liga. I catalani volano a trenta punti, a più sei dagli eterni rivali che in giornata potrebbero essere scavalcati dall'Atletico Madrid. Doppia beffa, quindi, con la testa di Rafa che potrebbe saltare a breve e Zinedine Zidane pronto a prenderne il posto.

Benitez sul banco degli imputati nonostante abbia accontentato le richieste di squadra, media e presidenza, che chiedevano di giocare all'attacco vista la prima parte di stagione disputata in maniera molto 'accorta'. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: Real Madrid umiliato, distrutto. La Liga è ora praticamente una chimera, puntare sulla Champions è un obbligo che riserva tanti rischi da qui a maggio.

Sacchi ha ragione quando dice che "undici architetti non sono utili per costruire una casa". Proprio su questo dovrà riflettere Florentino Perez, che pochi mesi fa ha licenziato Carlo Ancelotti - il tecnico della Decima - senza pensarci troppo per puntare su Benitez, reduce dall'esperienza napoletana caratterizzata da due luci (vittoria in Coppa Italia e Supercoppa) e tante ombre (i prematuri addii alla corsa scudetto, l'eliminazione in semifinale in Europa League senza dimenticare i 'problemi' con alcuni elementi chiave della rosa). La squadra ha sempre elogiato il tecnico italiano e la tifoseria non ha mai dimenticato Carletto. Florentino, questa volta, avrà imparato la lezione?