Fragile e insostituibile. Biglia e l'ennesima falla della società

Il problema è di quelli seri perché, anche in questa stagione, Lucas Biglia ha confermato di essere un giocatore essenziale, insostituibile per la Lazio. Il problema, però, era di quelli prevedibili perché il regista argentino negli anni non è stato di certo immune da infortuni. Di talento, ma anche di cristallo: 13 stop per infortunio in tre anni. Una enormità.
L'ultimo è arrivato nella giornata di ieri.

Simone Inzaghi, col placet dello staff medico, ha forzato il suo rientro contro l'Empoli con risultati disastrosi: uscito dopo nove minuti, Biglia ha dovuto fare i conti col riacutizzarsi del problema al polpaccio che potrebbe mettere fino al suo 2016 calcistico.
Un problema non da poco per Simone Inzaghi che col Milan, ad esempio, ha dimostrato di non sapere come sostituire adeguatamente l'ex Anderlecht e apre l'ennesimo processo nei confronti della società che in estate non s'è assicurata un vice Biglia. Adesso in quel ruolo spazio a Cataldi o a Parolo, interni adattati davanti alla difesa che avranno il gravoso compito di far girare la squadra. Difficilmente, però, con la stessa qualità.