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Frosinone, Stellone: "Sono giovane, non pensavo di allenare già in A"

Frosinone, Stellone: "Sono giovane, non pensavo di allenare già in A"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 1 dicembre 2015, 14:002015
di Andrea Losapio

Roberto Stellone è stato intervistato da Radio Sportiva.

Sulla sua carriera da allenatore. "Ho smesso alla fine del 2010, ho cominciato con i ragazzi della Berretti. Cinque anni di emozioni e soddisfazioni. Io sinceramente, anche per gli infortuni subiti in carriera, non ne avevo più. Non è stato un trauma, avevo voglia per andare al campo e preparare all'allenamento, da giocatore non ero più motivato".

Sulle prime gare in Serie A. "Sicuramente c'è meno emozione, quando vai a Torino con la Juventus, o all'Olimpico con la Lazio, oppure ancora San Siro contro l'Inter. Ci sono stadi che ti emozionano sempre. C'è curiosità per vedere questo gruppo in Serie A. Qualche sorpresa da alcuni giocatori che sembrano facciano questa categoria da anni".

Le gare contro Fiorentina e Inter. "Due partite diverse, con la Fiorentina abbiamo sofferto dal primo all'ultimo minuto, tranne nel secondo tempo e hanno smesso di giocare. Siamo rimasti in partita fino all'ottantesimo. I ragazzi che sono scesi in campo nelle due partite non si sono emozionati. Rammarico? Andando in vantaggio poteva essere un'altra partita. Mi è piaciuto l'atteggiamento".

Sulle differenze in annate, da giocatore ad allenatore. "La Serie A è simile, i campi difficili ci sono anche ora, c'è equilibrio. A parte quelle squadre che lottano per il primato. Arriverà la Juventus che è in netta ripresa".

Sul gol di Blanchard con la Juventus. "Per la società, per lui che era un tifoso juventino, per noi che era il primo punto in Serie A".

Sull'essere un allenatore giovane. "Quando ho incominciato il mio obiettivo era arrivare in Serie A. Non pensavo così rapidamente, a trent'otto anni sono giovanissimo, se parliamo della storia. Questo fa ben sperare, per me è un anno importantissimo, ma anche per la società e i ragazzi. Quando prendiamo gol e siamo morbidi, faccio la battuta. "Ma che hai, hai messo l'avversario al fantacalcio?". Ora obbligherò Ciofani a non schierarsi mai".