Gabbiadini e i suoi fratelli: i talenti che la Juve acquista ma non usa
La Juventus, in Italia, è almeno un passo avanti a tutti. Se non sul piano tecnico, poiché c'è una Roma che almeno per il momento non molla l'osso, lo è dietro la scrivania. Lo Juventus Stadium stacca tutti gli altri ma è un progetto in divenire, con l'area della Continassa che si trasformerà in un'estensione dell'impianto bianconero. Una mossa che aumenterà di molto il fatturato in prospettiva, ma non è l'unica che la Juve sta studiando.
Perché, come nelle migliori società d'Europa, c'è spazio anche per il trading. E i bianconeri sono in vantaggio pure in questa pratica. Basti pensare a tre degli attaccanti più chiacchierati in questo momento.
Manolo Gabbiadini è arrivato per 2,5 milioni di euro più Troisi (carneade) per la comproprietà, più 5,5 al riscatto per l'Atalanta. Totale 8 milioni, e metà ceduta alla Sampdoria per la totalità del cartellino di Zaza (più 2 milioni), ora al Sassuolo e riscattato a propria volta dai neroverdi per circa 8 milioni di euro. Materialmente la Juventus ha speso circa 6 milioni di euro per tutto Zaza e metà Gabbiadini, ma ne ha ricevuti 10,5 dalla sola cessione dell'ex Ascoli al Sassuolo. E ora c'è il centravanti di Bolgare che andrà al Napoli per circa 13 milioni di euro: da dividere a metà, quindi altri 6,5 milioni che entreranno alla Juventus.
17 milioni per Zaza e Gabbiadini, pur non avendo mai indossato, nemmeno per un minuto, la maglia bianconera. Senza pensare a Immobile, ceduto per circa 12 milioni di euro complessivi, mentre Berardi verrà comunque valutato molto alto quando ci sarà la risoluzione delle compartecipazioni, nel prossimo giugno. Insomma, la Juventus da Gabbiadini, Zaza e Immobile ha già ricevuto 30 milioni di euro, mostrando una solida continuità aziendale e una certa progettualità.