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Gareth Bale, l'inflazione ai tempi del Fair Play Finanziario

Gareth Bale, l'inflazione ai tempi del Fair Play FinanziarioTUTTO mercato WEB
© foto di Adri
mercoledì 24 dicembre 2014, 07:152014
di Andrea Losapio

Cristiano Ronaldo è obiettivamente un cannibale. Non solo di avversari, ma pure di compagni di squadra. Soprattutto quelli che, presumibilmente, dovrebbero essere al suo livello, o quasi. Perché quando Gareth Bale è arrivato al Real Madrid, rompendo ogni record di trasferimento - circa 100 milioni - sembrava che fosse stato fatto l'acquisto del secolo. La realtà è che CR7, provenienza Manchester United, era stato pagato poco (pochissimo) meno, ma con qualche anno di differenza: era il 2009, il fisco spagnolo aveva ancora l'agevolazione per gli stipendi dei lavoratori stranieri (pagavano il 19% di tasse invece del 44%) ma la cifra di 94 milioni era un assoluto record, che andava a spezzare il precedente, sempre estate 2009, con Kakà. Ecco, il dualismo con il brasiliano è esploso fin da subito, con l'ex Milan che ha patito oltremodo la concorrenza di Cristiano Ronaldo. Che, va detto, è comunque un grande uomo squadra, nonostante il singolo sia a livelli eccelsi.
Bale, contrariamente a Kakà, ha comunque dato qualcosa a questo Real Madrid. Ha segnato nella finale di Champions League il gol decisivo, ha sverniciato i suoi avversari in Copa del Rey, contro il Barça, dimostrando di essere un vero e proprio fenomeno.

Però non ha mai dato l'impressione di potere prendersi i riflettori, non tanto quanto il numero sette di Madeira, protagonista assoluto ma non ai Mondiali. Così, dopo un anno e mezzo di buone cose - ma non buonissime - Gareth Bale rischia di ritornare sul mercato. Certo, la media gol è di circa uno ogni due partite (che in altre squadre sarebbe da copertina, soprattutto perché ala offensiva) ma l'inflazione che subirebbe un eventuale trasferimento spiega bene il fair play finanziario. Il Manchester United è pronto a mettere sul piatto 120 milioni di sterline, circa 153 di euro. Cosa significa? Che in una stagione, 66 presenze e 33 gol, l'ex Tottenham è cresciuto di valore del 50%. E, più o meno, sarebbe un 30% del fatturato dello United in un anno. Come se l'Inter pagasse un nuovo acquisto circa 45 milioni in questo momento, con una differenza: che rimarrebbero poco più di 100 milioni per tirare avanti un anno, qui c'è comunque un disavanzo più alto dell'intero fatturato della Juventus. Il calcio ai tempi del fair play finanziario è questo, con Platini che ha deciso di rendere quasi irraggiungibili le prime al mondo, in virtù di un Monopoly! applicato al calcio.