Garrone rivela: "Ci fu la possibilità di portare Riquelme alla Sampdoria"
Edoardo Garrone, ex patron blucerchiato, ha parlato quest'oggi della recente storia della Sampdoria ai microfoni di Telenord: "Non sono pentito di aver lasciato la Samp, se analizzo la cosa con la testa e dato che le cose stanno andando bene, so di aver fatto la scelta giusta. Altro discorso col cuore: sono sampdoriano e lo sarò sempre. Flachi, tra altri, è uno dei giocatori che vorrei rivedere alla Sampdoria. Dei giovani attuali, Schick è quello che più mi ha impressionato".
Garrone svela poi un retroscena di mercato molto interessante: "Ci fu la possibilità di portare Riquelme alla Sampdoria, ma poi non se ne fece nulla perché c'erano dei problemi di carattere burocratico. Era in fase discendente, ma restava comunque un grandissimo campione. Sono stato presidente della Samp due anni, ho fatto di tutto per riportarla in A, riuscendoci, ma passai un anno di tensioni fortissime e da parte di molti, non certo i tifosi, mi è mancato quel calore di cui avrei avuto bisogno. Avevamo un progetto per lo stadio di proprietà, ma non se ne fece nulla. Genova è una città che ha paura di investire sul futuro e questo si riflette anche sul calcio. Lasciammo a Ferrero una Società sana e lui ha saputo ammodernarla. La Sampdoria attuale genera risorse dalla gestione. Alcuni debiti sono ancora coperti dalla famiglia Garrone, ma seguendo accordi che erano stati presi e Ferrero non ha mai sgarrato sugli impegni presi".