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Gennaio vicino ma non conta, giugno lontano. Ma si parla sempre di Pogba

Gennaio vicino ma non conta, giugno lontano. Ma si parla sempre di PogbaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 3 dicembre 2015, 08:002015
di Ivan Cardia

"A gennaio non lascerà la Juventus. Giugno, invece, è molto lontano". Parla Mino Raiola, protagonista sempre Paul Pogba. Che cena a Manchester, ma in estate è rimasto a Torino: scelta di cuore, ha spiegato lo stesso agente. Scelta di opportunità, dicono i maliziosi (forse ben informati), perché il Barcellona non ha potuto operare in entrata nel mercato estivo e il centrocampista transalpino, nell'anno dei Mondiali e con una leadership da consolidare, non poteva pensare di aspettare gennaio. Quando, sempre Raiola dixit, il ragazzone di Lagny-sur-Marne non partirà: e fin qui, ci poteva arrivare un po' chiunque, perché una cessione a metà stagione significherebbe fare a meno della vetrina della Champions League per sei mesi e sarebbe davvero inimmaginabile. A giugno se ne riparlerà, invece: d'altra parte, di Pogba, unico vero titolare insostituibile (Buffon a parte) nella Juventus di Massimiliano Allegri, si parla anche nella settimana in cui salterà la partita di domani contro la Lazio.

Anche se va a cena in un ristorante di Manchester, città nella quale è vissuto dai 16 ai 19 anni, notizia che non sarebbe una notizia, ma lo diventa, se si parla di Pogba. Il ritorno allo United sembra da escludere, perché davvero troppo poca è stata la fiducia dimostrata dai Red Devils nei suoi confronti; un trasferimento al City sarebbe più credibile, dove non arriva la gloria europea possono i soldi. La Champions come trait d'union, ecco tornare il Barcellona: i Citizens, da un punto di vista meramente sportivo e prettamente europeo, sarebbero un oggettivo passo indietro rispetto agli anni bianconeri. I blaugrana, un altrettanto oggettivo passo in avanti, a meno di un replay di Berlino, in quel di Milano e con esito capovolto, fra pochi mesi. Ma giugno è lontano, conviene affidarsi ancora a Raiola; tanto, si parlerà di Pogba, ora e sempre, anche quando non gioca.