Genoa, la riscossa rossoblu è già arrivata: bentornato al gol Pavo

Il Genoa torna a ruggire. La formazione di Ivan Juric torna alla vittoria, cancellando immediatamente la sconfitta del derby, superando nettamente al "Ferraris" il Milan di Vincenzo Montella. Prestazione superba dei rossoblu che hanno subito trasformato in energie positiva la delusione di sabato sera imponendo fin dai primi minuti il gioco. Il Vecchio Grifone ha però abituato i propri tifosi a reazioni del genere. Per il quinto anno consecutivo i liguri hanno saputo portare a casa l'intera posta in palio, e senza subire gol, nella giornata successiva ad una stracittadina persa. L'anno scorso la formazione allora allenata da Gasperini, era il 10 gennaio 2016, espugnò l'Atleti Azzurri d'Italia battendo 2-0 l'Atalanta. Nella stagione precedente invece tornarono a Genova con i tre punti dalla trasferta di Parma battendo i ducali per 1-0.

Stesso risultato nel febbraio 2014 quando il Genoa questa volta violò il "Picchi" di Livorno, mentre nel campionato 2012-2013 è ancora l'impianto bergamasco protagonista della riscossa del Grifone. Insomma, dati alla mano i rossoblu hanno dimostrato ancora una volta, semmai ce ne fosse bisogno, che hanno carattere e che riescono a convertire in rabbia agonistica una sconfitta pesante come un derby. La Nord ha salutato il primo gol con la sua nuova maglia di Ninkovic, schierato ieri sera dal primo minuto da Ivan Juric, abile a ripagare immediatamente la fiducia del suo mister. La nota più positiva però è rappresentata dalla rete firmata da Leonardo Pavoletti con cui sono stati definitivamente chiusi i giochi. Il bomber livornese, che è tornato a gioire sotto la sua gradinata che da sempre lo acclama, è mancato molto all'attacco rossoblu, nonostante sia doveroso sottolineare le buone prestazioni di Simeone. Adesso i rossoblu potranno affrontare il prosieguo del campionato con il suo bomber ritrovato a partire dal prossimo impegno contro l'Atalanta dell'ex Gian Piero Gasperini. Il Genoa è pronto a riprendere il cammino intrapreso con la consapevolezza che forte non è chi non cade mai, ma chi, dopo esser caduto, sa rialzarsi.