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Gilardino, risuona il violino e con esso anche le sirene di mercato

Gilardino, risuona il violino e con esso anche le sirene di mercatoTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 21 aprile 2014, 20:002014
di Gaetano Mocciaro

Diciamoci la verità: in molti avevano dato per bollito Alberto Gilardino un paio di stagioni fa. L'addio alla Fiorentina a gennaio 2012 dopo il misero bottino di due gol e il mezzo flop nei sei mesi successivi al Genoa fecero registrare un crollo verticale di quello che era considerato uno dei migliori centravanti italiani. Tutto era partito col Mondiale del 2010, nel quale era stato scelto da Lippi come centravanti titolare e che, dopo la magra figura contro la Nuova Zelanda, aveva persino perso il posto dalla terza partita della fase a gironi. La separazione col mentore Cesare Prandelli, che lo aveva fatto esplodere prima a Parma e poi a Firenze aveva fatto registrare un evidente calo in fase realizzativa.

Dicevamo il 2012: lascia la Fiorentina per il Genoa e le cose non migliorano, tanto che in estate il Grifone lo cede addirittura in prestito al Bologna, dove fa molto bene ma che non si può permettere il riscatto. A fine stagione il ritorno in Liguria doveva essere soltanto di passaggio, tanto che Preziosi ha tentato di inserirlo in più trattative come pedina di scambio.

Fortuna sua che nulla si è concretizzato: la seconda aventura genoana si sta rivelando ecellente, con il Gila tornato a risplendere. Parlano come al solito i numeri, ossia i gol, ben 14. Ma quel che colpisce è come sia fondamentale anche per la squadra, basti pensare al derby della Lanterna: lotta come un leone, gioca di sponda, fa salire la squadra e contribuisce pur senza segnare al 3-0 contro la Sampdoria.

Il giocatore che si presenta ai nostri occhi è più maturo e più carismatico. Un percorso di crescita che lo porterà zitto zitto a partecipare al suo terzo mondiale consecutivo. Già, perché nonostante l'attacco sia il reparto dove è ancora piena bagarre la cosa non riguarda Gilardino, che è già stato scelto come vice-Balotelli.

E dopo la rassegna iridata? A 32 anni potrebbe ripresentarsi un nuovo treno di una big: il Napoli targato De Laurentiis da anni fatica a trovare un'alternativa alla prima punta. E se davvero il numero uno degli azzurri vuole puntare al titolo il Gila sarebbe l'uomo perfetto per alternarsi con Higuain. Con buona pace del Genoa, che però nel suo percorso di ridimensionamento si libererebbe di un ingaggio pesante. Occhio sempre alla Juventus: Osvaldo non resterà, Quagliarella andrà via e si presume anche Vucinic. I soli Llorente, Tevez e Giovinco non bastano, Gabbiadini e Berardi potrebbero essere richiamati ma l'obiettivo dei bianconeri per il prossimo anno è chiaro: puntare forte sulla Champions. E la mancata esperienza internazionale di alcuni giocatori è stata finora decisiva: ecco perché Gilardino, campione d'Europa col Milan nel 2007, sarebbe la soluzione ideale: il suo violino ad accompagnare le epiche note dell'inno Champions si sposerebbero perfettamente.