Gli uomini mercato: dai botti ai botti. Petrachi, sinonimo di Toro
L'inizio è stato, letteralmente, col botto. La presentazione in casa Torino di Gianluca Petrachi è stata interrotta per bombe carta e vetri rotti per un Torino che navigava in pessime acque dopo le dimissioni di Rino Foschi. Inizia così l'avventura, in salita, del ds più longevo della storia del Torino negli anni recenti. Dal gennaio del 2010, Petrachi guida le trattative del Toro: dalla scelta di Ventura in panchina fino alle cessioni di Immobile e Cerci, da quella di Peres alla scoperta di Belotti, c'è tanto delle sue idee e del suo modus operandi in questo Torino.
Certo, anche colpi sbagliati ed errati, ma i conti tornano e per questo un presidente, decisionista, influente, come Urbano Cairo, non può che essere soddisfatto. Tra l'ex calciatore e Cairo c'è anche una figura importante a fare da collante come Antonio Comi, direttore generale del club, padre dell'attuale punta della Pro Vercelli e per ben sette anni calciatore in granata dove inizia da dirigente nel 2001 prima col settore giovanile e poi dal 2011 proprio come dg. Da sottolineare, per il Torino, anche l'importanza di una figura come il segretario generale Pantaleo Longo e quella di Antonio Cavallo, osservatore del club granata dopo l'addio di Zavagno, anche se la rete scouting non è strutturata ancora come altre big con Petrachi che si avvale spesso degli ottimi rapporti intessuti negli anni con gli agenti dei giocatori.