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Gotze-Dortmund, ritorno alle origini. Per trasformare i fischi in applausi

Gotze-Dortmund, ritorno alle origini. Per trasformare i fischi in applausiTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 22 luglio 2016, 08:002016
di Raimondo De Magistris

L'estate 2014 doveva essere quella della definitiva consacrazione di Mario Götze. Dopo una buona stagione al Bayern, la prima e forse la migliore a Monaco di Baviera, il trequartista tedesco sbarcò in Brasile come uno dei giocatori più attesi e non tradì le attese decidendo addirittura la finale: stop in area e conclusione a incrociare col sinistro per mettere ko l'Argentina e mandare in delirio la Germania.
A 22 anni, il fantasista di Memmingen aveva un paese ai suoi piedi. Il giocatore più ambito e più ricercato, per quel gol e perché rappresentava meglio di chiunque altro il volto di un Germania bella e vincente, tornata a dominare dopo anni difficili.
Da allora, però, non tutto è andato secondo le previsioni. Il ciclone di popolarità che s'è abbattuto su Götze ha travolto anche il giocatore, da quel momento in poi al centro di cronache extracalcistiche più che di prodigi sul rettangolo verde. Qualche comparsata dietro la macchina da presa, tanto gossip e un'avventura al Bayern in continuo calando.


L'ultima, di gran lunga, è stata la peggiore stagione del talento teutonico classe '92. A 24 anni la sua carriera è già a un bivio ed ecco perché il giocatore, nonostante richieste da Spagna (Real Madrid) e Italia (Juventus), ha deciso di tornare a casa, in quel Borussia Dortmund che l'ha introdotto al grande calcio.
Il clima che si ritroverà non sarà dei migliori. "Non importa se Madrid o Milano, basta che non sia Dortmund", hanno fatto sapere gli ultras di Dortmund. Un messaggio al quale il giocatore dovrà rispondere sul campo con un ritorno alle origini. Un ritorno all'età della grande ascesa, quando il calcio era ancora la sua unica occupazione.