Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Guardiola, dentro e fuori. A Monaco non è ammesso un altro passo falso

Guardiola, dentro e fuori. A Monaco non è ammesso un altro passo falsoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 21 aprile 2015, 13:002015
di Raimondo De Magistris

"So in che club sono. Alzare al cielo solo la Bundesliga non è sufficiente, solo il triplete sarebbe sufficiente. E io lo accetto, altrimenti non potrei allenare un club come il Bayern Monaco". Nella conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Porto il manager catalano Josep Guardiola ha centrato perfettamente il punto e spiegato perché stasera il Bayern sarà condannato a centrare la qualificazione nonostante il brutto ko rimediato all'andata.
Vincere, vincere e vincere. Obbligatoriamente con almeno due gol di scarto per ribaltare il 3-1 incassato sei giorni fa in casa del Porto. Il Bayern ha una sola strada per salvare una stagione che non potrebbe risultare soddisfacente con la sola conquista di una Bundesliga senza rivali. Nemmeno la Coppa di Germania basterebbe a salvare un'annata che ha nella massima competizione europea il suo unico punto di fuga vincente.
Già, perché quando Guardiola è stato chiamato alla guida dei bavaresi ha accettato un compito estremamente complesso. Con Jupp Heynckes la squadra bavarese aveva già vinto tutto e lui doveva non solo continuare su quella strada, ma anche rendere il gioco ancor più completo e divertente.


Un'operazione in parte riuscita perché il Bayern gioca un calcio totale, con tutti che sanno fare tutto, e quando vince lo fa sempre in grande stile. Peccato, però, che spesso si conceda qualche scivolone. In questo 2015 era già capitato nella sfida contro il Wolfsburg con una difesa impresentabile bucata a ogni ripartenza dei lupi. Una gara molto simile a quella del Dragão, persa dal Bayern più che vinta dal Porto visti i clamorosi errori difensivi di Boateng e compagni.
Necessario adesso cancellare quella gara e guardare avanti. Il Bayern ha iniziato la fase a eliminazione diretta col ruolo di favorita e non può salutare la competizione per la seconda volta consecutiva senza arrivare in fondo. Un anno fa ad Ancelotti bastò ripartire in contropiede per spazzare via Guardiola, quest'anno a Lopetegui potrebbero bastare i gol regalati dagli avversari nei primi 90 minuti per accedere tra le prime quattro. Un'ipotesi alla quale Guardiola alla vigilia non ha mai voluto fare riferimento. Anche perché in caso di eliminazione sarebbe lui a uscirne peggio dal vortice delle critiche.