Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Higuain, ennesimo appello. Per scacciare la sindrome Ibrahimovic

Higuain, ennesimo appello. Per scacciare la sindrome IbrahimovicTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 13 febbraio 2018, 14:242018
di Raimondo De Magistris

Non è mai stata la sua competizione preferita. Se paragonato al rendimento in campionato, quello in Champions non è nemmeno lontanamente avvicinabile. Forse perché soffre psicologicamente le partite da dentro o fuori, forse perché non ha mai dimostrato grande appeal con le finali.
Eppure, per Gonzalo Higuain alzare al cielo la Coppa dalle grandi orecchie è un obiettivo, una ossessione. Forse la motivazione numero uno che l'ha spinto un anno e mezzo fa a trasferirsi dal Napoli alla Juventus. Vincere, vincere e vincere. In Italia, certo, ma anche in Europa. Perché vedere il suo ex Real Madrid aprire un ciclo fatto di grande vittorie in Europa appena dopo il suo saluto alla Spagna non sarà certo stato piacevole per il Pipita.

Ecco allora la Juventus, cosa c'è di meglio in Italia in questo momento per vincere la Champions? Nessun'altra squadra. I bianconeri sono i più attrezzati e quelli che negli ultimi tre anni, con due finali perse, ci sono andati più vicino. All'ultimo atto finale ha preso parte anche l'argentino, che nonostante l'annata europea con più gol segnati - cinque in una edizione della Champions, non era mai accaduto - non ha punto in quel di Cardiff.
Ci riproverà quest'anno, per l'ennesima volta. Dopo un girone non esaltante dal punto di vista personale con due sole reti realizzate. Non è la sua competizione preferita, ma col Mondiale è quella che brama di più. Vuole vincerla per evitare, come sta accadendo Zlatan Ibrahimovic, di esser ricordato come uno dei più importanti interpreti del ruolo senza aver mai alzato al cielo la Champions League.