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I nuovi nostri - Bastos, il gigante angolano della Lazio senza Coppa d'Africa

I nuovi nostri - Bastos, il gigante angolano della Lazio senza Coppa d'AfricaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
martedì 6 settembre 2016, 16:002016
di Ivan Cardia

Bartolomeu Jacinto Quissanga, meglio noto più semplicemente come Bastos. È il difensore angola classe '91 il nuovo gigante della difesa della Lazio. E di lui si parla già tanto: arrivato in biancoceleste per 6,5 milioni di euro dal Rostov, alla prima in Serie A ha messo in difficoltà due mostri sacri del calcio continentale come Mario Mandzukic e Gonzalo Higuain. In dubbio dal primo minuto contro il Verona, pare comunque aver già recuperato dal fastidio muscolare patito contro la Vecchia Signora. E rispetto a tanti colleghi africani ha un grosso vantaggio: non parteciperà alla prossima Coppa delle Nazioni Africane. L'Angola ha infatti ceduto il passo alla Repubblica Democratica del Congo e alla Repubblica Centroafricana nel Gruppo B delle qualificazioni.

La carriera - Con la squadra allenata da Kurban Berdyev ha sfiorato la vittoria della Prem'er-Liga russa. Sarebbe stata la prima volta nella storia della squadra gialloblù, alla fine l'ha spuntata con due punti di vantaggio il più titolato CSKA Mosca. Ma dalle parti di Rostov sul Don saranno comunque contenti per la partecipazione alla Champions League 2016/2017. Arrivato nel 2013 dagli angolani del CA Petróleos Luanda, ha avuto bisogno di un fisiologico tempo di adattamento per trovare continuità nel campionato russo. La prima stagione porta in dote 17 presenze, nella seconda il minutaggio sale con 27 presenze complessive. Numeri molto simili nella stagione appena trascorsa, con 26 presenze in campionato. E tre gol: non proprio un'abitudine per il centralone di Luanda, visto che nelle precedenti due stagioni col Rostov aveva messo a segno una sola rete.

Le caratteristiche principali - La forza, ovviamente: 188 cm di altezza, Bastos ha una struttura fisica impressionante. Non a caso, ha retto l'impatto di un certo Mandzukic, non proprio un giocatore semplice da gestire per i centrali difensivi di tutto il mondo. Destro di piede, in Russia ha giocato sia in una difesa a quattro che in una difesa a tre, in quest'ultimo caso come centrale di destra. Un ipotetico 3-4-3 non pare al momento il primo modulo nella testa di Simone Inzaghi, però vista l'abbondanza di difensori si tratta comunque di un modulo che a un certo punto della stagione potrebbe diventare d'attualità. Numeri alla mano, Bastos è un giocatore completo in fase difensiva: l'abilità aerea è ovviamente il suo punto di forza. Vanta infatti un confortante 52,5% di contrasti vinti nei duelli aerei, anche se con giocatori più strutturati (dai 190 cm in su, per intendersi) la percentuale cala sotto il 50%. Meno bene la fase difensiva, soprattutto se il pericolo arriva dalle fasce: in questa ipotesi, la percentuale di uno contro uno vinti cala infatti attorno al 20%, mentre con un giocatore che attacca per vie centrali si sfiora il 40%. Chiusura sulla partecipazione al gioco di squadra: non ha grande inventiva e il piede non sarà certo il suo punto di forza, ma Bastos è un giocatore molto intelligente da questo punto di vista. Raramente azzarda un lancio, che difatti non risulta una sua arma vincente; più spesso ricorre invece a un passaggio basso, su cui vanta un promettente 91,7% di successo. Pochi azzardi, tanta concretezza: con De Vrij al suo fianco, può comporre uno dei migliori pacchetti centrali dell'intera Serie A.