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Ibra e il ritorno alla Juventus, gioiello unico per sperare di vincere

Ibra e il ritorno alla Juventus, gioiello unico per sperare di vincereTUTTO mercato WEB
© foto di Imago/Image Sport
mercoledì 6 agosto 2014, 12:372014
di Andrea Losapio

Zlatan Ibrahimovic ha un cruccio. Forse due, e non da poco, sebbene uno implichi l'altro, in maniera più o meno diretta. Non avere mai vinto la Champions League, nonostante una carriera fantastica in cui solamente un anno non ha alzato al cielo lo Scudetto (tra Olanda, Spagna, Italia e Francia) con il Milan di Allegri, quando una squadra troppo inferiore - se esclusi lui e Thiago Silva - alla Juventus perse il tricolore all'ultima giornata. Ecco, la Champions per Ibra potrebbe essere finalmente il coronamento di una carriera straordinaria, d'altronde Mondiale ed Europeo sono (quasi) inarrivabili. Nella passata stagione un infortunio lo ha tolto di mezzo contro il Chelsea, e probabilmente sarebbe stata una musica diversa con lui in campo.
Il suo ex tecnico al Malmoe ha spiegato di averlo sentito via Skype, e Zlatan pare lo abbia erudito circa il suo futuro, con la sua voglia di ritornare alla Juventus dopo la "fuga" nel 2006.

Nella passata stagione ben più di qualche voce si era rincorsa, perché i bianconeri cercavano una punta e al PSG stavano cercando un'alternativa (fors'anche meno costosa, se i soldi valgono ancora qualcosa al Parco dei Principi) per lo svedese.
Ecco, un ipotetico arrivo - con troppi condizionali - aiuterebbe Allegri in maniera drastica, chiudendo di fatto Morata (quanto giocherebbe?) e costringendo Llorente al ritorno in Spagna con plusvalenza milionaria. Troppi se, troppi ma, per dire che sia una operazione fattibile. In più lo stipendio principesco di Ibra, che si avvicina ai quattordici milioni di euro netti, sono praticamente impossibili da pareggiare per la Juve: il più pagato, bonus esclusi, è Tevez, con cinque e mezzo. Però sarebbe il rinforzo ideale perché in campionato rischierebbe di essere una corsa in surplace, mentre in Champions rischierebbe di essere il jolly. D'altro canto una carriera senza Coppa Campioni, per Ibra, sarebbe davvero un cruccio inestinguibile.