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Identità e poco turnover, Sarri taglia col passato: i numeri dei titolarissimi

Identità e poco turnover, Sarri taglia col passato: i numeri dei titolarissimiTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 9 ottobre 2015, 08:452015
di Antonio Gaito

Continuità, identità, equilibrio ed automatismi difensivi. Queste le principali mancanze del Napoli, almeno nelle ultime due stagioni, che sono state rimproverate a Rafa Benitez. In molti, a difesa dell'allenatore, sottolineavano l'incidenza di mancati acquisti di spessore tecnico e caratteriale, mentre altri l'influenza negativa in questi aspetti dei tanti cambi - non sempre realmente forzati per il turnover - che riguardavano in alcuni casi anche 7 o 8 elementi dell'undici titolare base che poi alla lunga s'è faticato persino a decifrare. Con Sarri le cose sono cambiate e, probabilmente, dopo un periodo iniziale di assestamento, sta proprio qui la crescita esponenziale della squadra azzurra come solidità ed identità che tanto piace alla tifoseria partenopea.

"Il turnover mi sta sui coglioni - diceva Sarri quando ancora era alla guida dell'Empoli - sono quelle situazioni in cui se ne cambi sei e perdi sei un cretino perchè dovevi cambiarne tre, se ne cambi tre e perdi sei un cretino perchè dovevi cambiarne sei. Io ritengo che in una squadra ci siano dei giocatori che devono giocare sempre. In alcuni ruoli è difficile pensare a rotazioni importanti, se non all'interno della gara per 15-20 minuti". E' il suo pensiero non è cambiato alla guida del Napoli, nonostante una rosa più ricca e tre competizioni da affrontare. Una volta piazzato Hysaj a destra per Maggio e Jorginho al posto di un Valdifiori in ritardo di condizione, il tecnico ha sempre proposto il suo undici non rinunciando mai a Higuain, ad almeno due dei tre centrocampisti ed alla linea difensiva. Un turnover ampio - inevitabile e comunque ponderato - è arrivato solo alla fine del tour de force, a Varsavia contro il Legia, in prospettiva della sfida con il Milan.

Il cambio di rotta è testimoniato dei numeri. Se fino all'anno scorso si provava a distribuire il minutaggio su tutta la rosa, con differenze che quindi erano sottilissime tra titolari e panchinari - dopo le prime nove gare stagionali del Napoli di Sarri invece solo 11 azzurri hanno giocato più 400 minuti. Il 12esimo per impiego è Mertens con 383 minuti, a seguire Valdifiori con 365, Maggio e Lopez con 360' e Chiriches con 270' raccolti nelle prime due gare ed a Varsavia. Solo 262' finora per Gabbiadini. In totale sono 20 gli azzurri impiegati, ma considerando anche Chalobah, El Kaddouri e Gabriel: in campionato invece scendono a 18 e solo gli 11 titolari hanno giocato più di 300 minuti. Di questo passo, sarà giusto tornare a chiamarli "titolarissimi".