Ieri, oggi, domani: come ballano le punte dell'Italia a Euro 2016
Graziano Pellé - Chinese democracy (Guns N' Roses, 2008): è forse il più felice del lotto, con ottime probabilità il più ricco. Dopo l'ironia del web per il gesto del cucchiaio a Manuel Neuer, si è concretizzato il trasferimento allo Shandong Luneng in Cina. Stipendio da 16 milioni di euro, dopo una carriera tra campi di provincia italiani e gloria trovata soltanto all'estero, il classe '85 di San Cesario di Lecce fa il gigante in Estremo Oriente.
Ciro Immobile - I'll be back (The Beatles, 1964): la doppia avventura all'estero, fra Borussia Dortmund e Siviglia, non è andata benissimo. Fra infortuni e qualche difficoltà di altro tipo, il centravanti di Torre Annunziata oltre i confini patri ha rimediato poche presenze e ancora meno gol. I sei mesi in prestito al Torino hanno fatto però capire che in Serie A può tuttora fare la differenza. Ci ha puntato la Lazio: in biancoceleste ha il compito non semplice di raccogliere l'eredità di Miro Klose.
Lorenzo Insigne - Nuntereggae più (Rino Gaetano, 1978) : era nell'aria, la grana contrattuale col Napoli è infine scoppiata. "Merito" delle dichiarazioni del suo agente, che però al momento non sembra aver portato al tavolo di Aurelio De Laurentiis offerte soddisfacenti o anche offerte e basta. Il Barcellona ci ha pensato, l'Inter potrebbe farlo ancora oggi, ma il futuro, almeno per ora, pare ancora a Napoli. Anche perché la sparata sulla possibilità di togliere il disturbo sembrava volta più a ottenere un sostanzioso adeguamento del contratto. Arriverà, forse un po' meno sostanzioso delle aspettative.
Simone Zaza - Should I stay or should I go (The Clash, 1982): l'arrivo di Gonzalo Higuain ne fa di fatto la quarta punta sulle quattro (e non consideriamo Marko Pjaca) nelle gerarchie di Massimiliano Allegri. L'anno scorso si è giocato le sue possibilità con Morata, risultando anche decisivo, quest'anno sembra più complicato. In Italia lo seguono Roma e Milan, ma in maniera abbastanza tiepida; il Wolfsburg insiste da tempo, il lucano avrebbe voluto prolungare la permanenza in bianconero ma alla fine ha ceduto alle sirene tedesche.
Eder - A place in the sun (Stevie Wonder- 1966): un posto al sole, quello che il momento non ha l'italo-brasiliano nella nuova Inter di Suning. E di Frank De Boer: con l'eventuale ritorno in auge del 4-3-3 l'ex Sampdoria potrebbe tornare d'attualità, anche perché più versatile di Stevan Jovetic. Però in nerazzurro non ha brillato e se dovesse arrivare l'offerta giusta, magari proprio dalla Cina, potrebbe partire. Dovrebbe essere giusta, appunto, perché comunque il club meneghino, a sei mesi dal suo arrivo, non ha intenzione di mettere a bilancio una minusvalenza troppo netta.