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Il Barça, triplo Aguero e De Sanctis: top e flop della Champions

Il Barça, triplo Aguero e De Sanctis: top e flop della ChampionsTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 26 novembre 2014, 12:132014
di Andrea Losapio

La Roma viene raggiunta al novantaduesimo, con il retrogusto amaro della qualificazione oramai passata in giudicato. Ma la sera è Benatia, difensore passato proprio dai capitolini al Bayern Monaco, ad addolcire, per modo di dire, la pillola: la vittoria del City lascia aperto il discorso qualificazione, e l'avrebbe lasciato pure in caso di affermazione romanista. Intanto Chelsea, PSG e Barça continuano nella loro marcia, così come il Porto. L'Athletic, pur battendo lo Shakhtar, lo manda agli ottavi.

I top

Il Barcellona - Apre Suarez, poi Messi ricorda a tutti perché è stato quattro volte consecutive Pallone d'Oro calando l'ennesimo tris della sua carriera, raggiungendo quota 74 e stabilendo un nuovo record, con Raul e Ronaldo (Cristiano) leggermente staccati. Sarà la solita sfida a distanza fra portoghese e argentino.

Triplo Aguero - Il genero di Maradona devasta la difesa del Bayern Monaco - in dieci causa espulsione di Benatia - e concede l'ennesima (e ultima) chance a Pellegrini di salvare la panchina, fra due settimane, contro la Roma. La doppietta finale sigilla il 3-2, comunque iniziato da un suo gol, portandosi a casa il pallone della partita. Servirà il miglior City per evitare una sconfitta contro la squadra di Rudi Garcia, ma - per come si era messa - è già un successo.

Il Chelsea - Cinque gol, Didier Drogba immarcabile, la squadra di Mourinho ha la forza d'urto di un tir. Si vede anche in Premier, con i sei punti di vantaggio sul Southampton secondo, mentre le altre big sono ben più attardate. È la squadra più in forma d'Europa.

I flop

Morgan De Sanctis - Passi l'errore contro l'Atalanta che aveva dato a Baselli la palla del 2-0 al ventesimo minuto. Quello con il CSKA però è due volte più importante: un grandissimo portiere sarebbe uscito, dando sicurezza (e prendendosi qualche rischio). Un fortunato numero uno sarebbe arrivato sul pallone, magari con un po' di fortuna, pur rimanendo con i bulloni nelle scarpe e sulla riga di porta. Nessuno, in caso di errore - e sicuramente qualche responsabilità ce l'ha - avrebbe dato la colpa ai compagni, pubblicamente.

Mehdi Benatia - Alla Roma fa più danni della grandine: gioca benissimo con i giallorossi, si fa espellere con il City, lasciando in dieci i compagni per gran parte del match. Rimane un ottimo difensore con qualche metodo esagerato.

La gioventù dell'Ajax - I lancieri vengono presi a esempio come fabbrica di talenti. È vero, è indubbio. Peccato che il fatturato non sia all'altezza delle grandi d'Europa (105 milioni di euro nel 2012-13) e non ci sia nessuna velleità di conquista: negli anni novanta l'avanguardia era ad Amsterdam, ora no. Creare futuri campioni è importante, ma i due punti in un girone con l'Apoel sono comunque una sconfitta.