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Il bisogno delle favole

Il bisogno delle favoleTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 2 luglio 2016, 07:152016
di Marco Conterio

Le favole sono i giorni migliori che verranno. Il bisogno innato ed umano di credere in qualcosa, in qualcuno. Le notti di Francia portano sogni dolci. Dove anche i Draghi sono portatori di speranza, dove pure i vulcani raccontano storie che accarezzano l'anima prima. Favole che oscurano le stelle, all'Europeo è il tempo delle costellazioni. Squadra e gruppo, sembra di raccontare l'Italia. Operaia e di fatica, davanti alla Germania imbottita di luce e di fari. Gli azzurri s'aggrappano ad uno, Antonio Conte, sperando che la sua via sia quella giusta. Finora così è stato, nessun dramma se così non sarà ma nessun dorma se le favole s'avvereranno.

Ieri un'altra. Dolce. Sorprendente. Il Galles, sin dai primi sussulti, era pronosticabile Cenerentola d'Europa, con le sole scarpette di Bale a brillare nel grande ballo. Invece no. Invece un uomo normale ma con sana ambizione come Chris Coleman, ha creato una squadra. Modesta ma onesta. Coraggiosa. Del rugby ha lo spirito e la compattezza, questo Galles. Alla faccia dei galloni del ranking Fifa del Belgio, viva quelli di birra che si levano a Cardiff e dintorni.

Stanotte l'Italia, stivale con mille problemi dalla cerniera fino al tacco, dal laccio alla punta. Però sempre ostico e tosto, che sa correre anche sulle punte e fermare quelle altrui. Ha collo stretto, l'Italia, per questo Muller e soci dovranno faticare, se ci riusciranno, per penetrarvi dentro. Domani l'Islanda, poi, e quella è l'ennesima splendida fotografia di questo Europeo.

Che è partito nel peggiore dei modi, sconvolto dal timore, strozzato dal terrore degli scontri. Feroci bestie, hanno provato a snaturare l'anima di un'Europa già martoriata da se stessa e peggio ancora da chi rifiuta la civiltà. Per questo c'è un dannato ma romantico bisogno di favole. Per sperare ancora. Per credere nel lieto fine e finanche non dovesse arrivare, sportivamente s'intende, evviva chi con l'elmetto ha combattuto, da Dragone o da Vulcano. E da Italia. Stanotte, che notte. Che sia una splendida sveglia, domattina.