Il carro di Zeman. Nel bene e nel male
Il pareggio contro il Cagliari portò con sè poco spettacolo, i ko contro Atalanta, Roma e Torino dubbi e titubanze. Poi l'altra faccia della medaglia, un trionfo clamoroso per 4-1 contro l'Inter che racconta perfettamente passato, presente e futuro di Zdenek Zeman. Sempre così, odi ed amo, senza mezze misure. In Sardegna, più d'uno, aveva storto il naso ai primi risultati tanto che il presidente Giulini era dovuto correre ai ripari. Tutti col Boemo che "non rischia e resta capisaldo del progetto Cagliari".
Un perno al quale aggrapparsi in tempi di buona e da additare in tempi di magra, Zeman è sempre stato così. Ieri la summa del suo calcio: d'attacco, senza macchia e senza paura, capace di valutare e rivalutare talenti inespressi o mai sbocciati come Albin Ekdal, di rendere Victor Ibarbo calciatore degno della Scala del football da protagonista. Ed è bastato un 4-1, per far cambiare idea a molti. Tutti sul carro di Zeman, nel bene e nel male. Da sempre...