Il Chelsea si ferma. Nel periodo peggiore

Quattro punti in tre partite, il Chelsea di José Mourinho si ferma nel periodo peggiore per la Premier League. Perché la sconfitta con il Newcastle, presa con le dovute cautele, rischia di aprire una ferita grossa in una squadra che fino a una settimana fa era già pronta a macinare record su record. Il primo scricchiolio è arrivato con il pareggio con il Sunderland, uno 0-0 che però poteva essere festeggiato degnamente dal successivo Manchester City-Southampton, atteso in poltrona ma con finale amaro. Perché i lightblues di Manchester, primi avversari nella corsa alla Premier, hanno vinto in maniera abbastanza semplice, senza nemmeno faticare più di tanto. Il tre a zero finale rispecchiava la forza di una squadra che lotta e lotterà per quasi tutto, sebbene in Champions rischi davvero l'eliminazione a Roma, nell'impegno infrasettimanale di mercoledì.
I tre punti che separano le due formazioni (dopo la vittoria del City con gol di Yaya Toure nel pomeriggio contro l'Everton) rappresentano ancora un bel solco, ma, come l'Arsenal nella scorsa stagione, il vantaggio si è già assottigliato dopo settimane di grandi imprese e vittorie senza neanche spingere sull'acceleratore.

Mourinho dovrà apportare correzioni in corsa, perché il periodo è il peggiore possibile per abbassare la velocità. I prossimi venticinque giorni, tra boxing day, capodanno e domenicale, si giocheranno cinque partite vitali per il prosieguo di ciascuna squadra. Perdere troppo i giri potrebbe risultare fatale, soprattutto contro squadre toste come Stoke City, Hull City, West Ham, Southampton e Tottenham. Niente grandi e, quindi, la testa un po' più sgombra. Forse troppo, viste le sfide contro Sunderland e Newcastle...