Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Il closing più Godot del mondo

Il closing più Godot del mondoTUTTO mercato WEB
© foto di Antonio Vitiello
mercoledì 7 dicembre 2016, 12:512016
di Andrea Losapio

Il rigore più lungo del mondo è un racconto di Osvaldo Soriano, pubblicato nel 1995, che descriveva - in un misto tra il surreale e il fantastico - l'attesa per battere una massima punizione, sempre rimandata per i motivi più strampalati. Perché alle volte lo spazio che intercorre fra un fischio e un tiro è il brivido, il più forte che ci possa essere, laddove le speranze rimangono sospese. In un piccolo parallelismo, un anno fa, si parlava già di closing più lungo del mondo. Soriano c'entrava poco, anche se la storia sembrava da raccontare.

Ripercorriamo le tappe.
Qualche anno fa c'era la Gazprom, con un interesse sempre negato da parte della Fininvest. In fin dei conti avevano ragione loro, poiché non è mai arrivata un'offerta formale da parte del gigante russo. E poi Berlusconi non voleva cedere il club, troppo importante soprattutto da un punto di vista di immagine.
Poi Donnarumma aveva 15 anni, non giocava ancora in Serie A ma sembrava già un Modigliani. Una chiamata da una fonte sicura, il Milan è in vendita, con Sal Galatioto in prima fila per rappresentare gli interessi di una cordata cinese. Milano, New York, Pechino, una direttrice che diventerà ancora di moda qualche tempo dopo. Prima, però, arriva Bee Tacheaubol, un ex (?) lavapiatti che diventa broker e fa una fortuna, presentato dalla fantastica mediazione di Licia Ronzulli, ex infermiera e diventata parlamentare per Forza Italia. L'accordo e la firma di 480 milioni di euro per il 48% - che poi sarebbe bello capire perché spendere una fortuna per non decidere niente, in un'azienda perennemente in rosso - in un preliminare che assomiglia tanto in un bluff. Dov'è finito Mr Bee? Non è dato sapersi.

Le battute di Montella continuano a essere tremendamente attuali, perché da una parte c'era gelosia nei nuovi acquisti (Joao Mario, Gabigol) dall'altra l'idea che la caparra di 100 milioni di euro fosse solamente un palliativo verso un closing che si preannuncia ancora lunghissimo. Prima inizio dicembre, poi fine, ora il tre marzo con il versamento di altri soldi. E i 20 milioni per trattare in esclusiva? A pensar male si fa peccato, in qualsiasi occasione, ma il closing intanto continua a essere spostato, con le parole di Silvio Berlusconi che sono abbastanza chiare. "Se non chiudiamo me lo riprendo", corretto poco dopo in un "Il Milan è già venduto". Chissà se arriverà mai questo closing. Oppure se, come Godot, si farà attendere per sempre.