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Il disertore Rafinha: dal Genoa disastrato al no al Brasile

Il disertore Rafinha: dal Genoa disastrato al no al BrasileTUTTO mercato WEB
© foto di Imago/Image Sport
martedì 6 ottobre 2015, 06:452015
di Andrea Losapio

Dani Alves è sicuro. Rafinha dev'essere capito, perché c'è chi può dire di no a una convocazione in Nazionale per provare a vincere qualcosa. E chissà che non c'è dietro la mancata chiamata per la Copa America della scorsa annata nell'idea di rifiutare la maglia verdeoro. Rafinha, di fatto, rischia di essere all'ultima esperienza in una grande competizione, accettando il Brasile significherebbe arrivare a trentatré anni per la Coppa del Mondo 2018 in Russia.
Probabilmente Joachim Low ha fatto qualche piccola pressione sul giocatore, prospettandogli la chiamata nei prossimi mesi. D'altronde il Bayern Monaco continua a inanellare vittorie su vittorie, giocando da grandissima squadra. E Rafinha, pur entrando e uscendo dai titolari, ne è parte integrante.

Anche nella passata stagione si è meritato una menzione d'onore, pur non essendo fra i titolari fissi della formazione bavarese.
Quello che è certo è che Rafinha, nel 2010, arrivava al Genoa come uno dei migliori esterni della Bundesliga per sei milioni di euro. Ma non riuscì a integrarsi in una squadra che rischiò per ampi tratti di retrocedere (come la Fiorentina) e l'arrivo dell'offerta dal Bayern Monaco di fatto concluse la sua esperienza in rossoblù. 6 milioni di euro per l'acquisto, 5,8 per la cessione, praticamente il necessario per chiudere a zero, fra ammortamento e stipendio, il capitolo. Al Bayern Monaco, di strada, ne ha fatta parecchio. Fino alla nazionale campione del Mondo, che potrebbe presto chiamarlo per giocare l'Europeo. A trentun anni, con la possibilità di esser eil titolare.