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Il Genoa, immenso Toni e Higuain: top e flop del campionato

Il Genoa, immenso Toni e Higuain: top e flop del campionatoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
martedì 26 maggio 2015, 12:302015
di Andrea Losapio

La Juventus continua a non fare prigionieri, mentre la Roma blinda il secondo posto vincendo un derby ai limiti del drammatico. La Fiorentina continua ad arrivare in Europa senza particolari problemi, mentre il Genoa batte l'Inter con il solito calcio divertimento. In coda è già tutto deciso da tempo, verrebbe quasi da sbadigliare.

I top

Il Genoa - Il calcio totale è quello di Gasperini, e rispetto al Grifone con Milito e Thiago Motta questa squadra pare avere addirittura più soluzioni. Sarebbe stato bello che al tecnico rossoblù fossero date più possibilità, soprattutto all'Inter. Ma, dopo cinque anni, nessuno è riuscito a dare l'impressione di governare totalmente i meneghini, quindi la colpa non può essere solo sua.

Iturbe e Yanga-Mbiwa - Carneade, chi era costui? O per meglio dire, Carneadi, chi erano coloro? Manzoni rivisitato nel derby di Roma, perché l'argentino è al secondo gol stagionale - ognuno pagato una quindicina di milioni - mentre il francese certo non ha incantato. La Roma, pur avendo moltissimi problemi, chiude seconda. Il livello è sempre più basso, non per colpa dei giallorossi, o meglio non solo.

Immenso Toni - Amaretto, Rigoletto, Benedetto, Luca sei per me, NUMERO UNO. Cantava così Matze Knop quando il centravanti modenese era al Bayern Monaco. Ora, a otto anni di distanza, il ritiro che sembra sempre molto vicino, non ha bisogno di Ribery né di Robben per gonfiare ancora la rete. Dedicato a chi non ci credeva più, ed erano in molti.

I flop

Gonzalo Higuain - Praticamente un ectoplasma, pur essendo il giocatore più forte di questa Serie A dietro a Tevez (e forse Pogba). Non riesce a incidere contro una Juventus balneare, in formazione bis. Viene addirittura sostituito, e non per prendere l'ovazione del pubblico. Benitez certo non sarà stato contento a fine partita.

L'addio di Dybala - Fortissimo, bravissimo, a tratti inarrestabile. È la sua gestione nell'ultimo mese che non ha proprio senso. L'evidente necessità di riformare i campionati è dato pure dal fatto che possa non scendere in campo e la classifica del Palermo non risentirne affatto. Perché tanto la salvezza è confermata per l'anno successivo. Poi, certo, è un tesoro per i rosanero, ma una brutta sconfitta per lo sport.

Il pianto preventivo - Dopo il rinvio del derby di Roma, originariamente previsto per domenica nel lunch match, si è assistito al solito gioco a rimpiattino, creando polemiche pure dove non ci dovrebbero essere. Di fatto alla Lazio è venuto il braccino, mentre il Napoli avrà la possibilità di finire in Champions anche solo vincendo l'ultima partita. La moda tutta italiana è quella di criticare sempre e comunque, senza mai prendersi le proprie responsabilità. E nel calcio tutto è amplificato dall'attenzione mediatica che si crea.