Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Il limite di Berardi: 17 giornate di Serie A saltate per squalifica

Il limite di Berardi: 17 giornate di Serie A saltate per squalificaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 24 novembre 2015, 14:152015
di Raimondo De Magistris

Domenico Berardi è dotato di un talento che nessuno ha mai messo in discussione. E', in questo momento, il giovane calciatore italiano più illuminato e con le sue qualità tecniche non ci metterà troppo a imporsi con la casacca della Nazionale maggiore. Ha rapidità, fiuto del gol, una sensibilità unica nell'accarezzare il pallone e sa trafiggere i portieri avversari anche dai calci piazzati.
In Italia non c'è nessuno come lui, anche perché si tratta di un calciatore di appena 21 anni.
Premesso ciò, sul passaggio da talento potenziale a talento effettivo i dubbi non mancano. Perché Berardi è tanto talentuoso quanto irascibile e nei primi due campionati di Serie A non ha solo collezionato 31 reti. All'attivo, purtroppo, ci sono anche diverse espulsioni e tante giornate di squalifica.

Per la precisione, con le tre rimediate quest'oggi, sono diciassette.
Il calcione rimediato ad Ansaldi denota che Berardi non ha ancora la maturità necessaria per reggere la pressione ad alti livelli. E' sempre bersagliato, come accade ai grandi calciatori, ma non sempre reagisce come un calciatore della sua caratura dovrebbe. E' giovane, l'attenuante di rito quando il nome di Berardi emerge per colpi proibiti. Ma la ciclicità con la quale questi episodi si susseguono è preoccupante. Un cambio di rotta è necessario, in Italia di calciatori che hanno disperso il loro immenso patrimonio tecnico per limiti caratteriali ce ne sono stati fin troppi.