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Il mediano del futuro, l'unico sedicenne in C.League. Nel nome di Djorkaeff

Il mediano del futuro, l'unico sedicenne in C.League. Nel nome di DjorkaeffTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 22 ottobre 2013, 13:432013
di Andrea Losapio

Il calcio va a ondate. È sempre difficile dare un giudizio equilibrato e appropriato a un certo movimento mentre questo è in piena espansione. Come per la storia, bisognerebbe aspettare almeno un periodo di tempo - che va dai cinque ai cinquant'anni - per analizzare lucidamente ciò che è successo, senza farsi influenzare troppo dal giudizio che gli interpreti stessi ne possono dare. Quello che appare indubbio è che il Belgio, in quell'accozzaglia di nomi e divise che girano intorno al pallone che rotola, ha una delle nazionali più forti della propria storia. Grazie anche al direttore tecnico della nazionale Michel Sablon, che dopo il pessimo mondiale 2002 decise di avviare un piano a lungo termine, quasi decennale, per il miglioramento del vivaio.
Il ranking FIFA che lo pone tra le teste di serie non è un fuoco di paglia. Si può discutere sulla funzionalità o meno del modo di scegliere le fasce, ma va detto che i Diavoli Rossi rischiano di essere una delle più gradite sorprese in Brasile. I nomi sono tanti, tantissimi, da Fellaini a Lukaku, da Hazard a Witsel, da Defour a Vertonghen, e via dicendo. Come l'Olanda degli anni settanta, il Belgio sta vivendo un periodo d'oro. E non è detto che in Sudamerica, alla fine, non possa arrivare anche un altro ragazzino terribile, non ancora diciassettenne, che gioca già in Champions League con la maglia dell'Anderlecht.
Youri Tielemans, professione centrocampista, è nato il 7 maggio del 1997, due giorni dopo la splendida rovesciata di un altro Youri, Djorkaeff, contro la Roma.

Una sforbiciata perfetta, andata a morire all'incrocio dei pali. Non c'è controprova, almeno per il momento, ma nulla vieta che questo che il padre del belga non abbia preso proprio dal fantasista di origini armene il nome del proprio figlio. Attualmente è il terzo esordiente in Champions League e l'unico sedicenne che gioca abitualmente la competizione, seppur con una squadra di secondo piano come l'Anderlecht.
"Gli osservatori sono sempre qui, sono abbastanza sicuro che ci lascerà a breve", ha spiegato l'allenatore John van der Brom. E in effetti Manchester United, Arsenal e Tottenham hanno già messo nel mirino il calciatore, ma pure il Milan pare si stia muovendo. Obiettivamente sarà difficile che arrivi in Italia, perché per averlo bisognerebbe preparare un corposo assegno, nonostante i sedici anni. Par Zetteberg, ex stella della Svezia, ha già spiegato che lo farebbe "sempre giocare", e che è "classe" allo stato puro. Tante altre grandi stelle dell'Anderlecht del passato lo hanno già incoronato a prossimo padrone del centrocampo dello squadrone belga degli anni a venire. E domani, al Constant Vanden Stock, incontrerà il PSG, ex squadra di Djorkaeff e una delle più interessate al suo profilo. E chissà che non sia il suo futuro.