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Il Monaco, la serata di Griezmann e Wenger: top e flop della Champions

Il Monaco, la serata di Griezmann e Wenger: top e flop della ChampionsTUTTO mercato WEB
© foto di Pedro Rodriguez / Bernab
giovedì 26 febbraio 2015, 12:302015
di Andrea Losapio

Quarta e ultima serata di Champions, quella delle sorprese. Perché il Monaco sbanca l'Emirates (mettendo forse fine al regno di Wenger) con un 1-3 che assomiglia tanto a una sentenza. C'è sempre il ritorno e i Gunners sono squadra pazza, due anni fa ha rischiato di eliminare il Bayern poi vincente. Dall'altra parte l'Atletico incappa in una notte da incubo, senza riuscire a siglare il gol che metterebbe in discesa il ritorno.

I top

Il Monaco - Tanti, tantissimi giovani. Da Kurzawa a Ferreira Carrasco (in estate vicino alla Roma) passando per Fabinho e Martial. Il disimpegno economico, o quasi, dei russi non si fa sentire sul campo, dove i monegaschi riescono a far fronte a una squadra decisamente più talentuosa con corsa e freschezza.

Geoffrey Kondogbia - Appena prima di finire al Siviglia, in Spagna, era stato a un passo dalla Juventus. Non per cifre astronomiche, bensì per circa due milioni di euro. Poi si decise di puntare su Pogba, e la scelta non è certo stata la peggiore. Neppure per il centrocampista, perché in Andalusia è cresciuto esponenzialmente, e ora è uno dei migliori d'Europa, sebbene uno dei più sottovalutati. Servirebbe all'Arsenal, intanto ieri ha spezzato in due la partita più volte.

Il Bayer Leverkusen - Ordinato, con un Bellarabi ispirato e con la giusta dose di fortuna, la squadra delle Aspirine in confronto agli anni passati è più quadrata, tende a non subire gol a ogni accelerazione degli avversari. Certo, al Calderon sarà altra storia, ma nelle stagioni scorse non ci sarebbe neppure stato un ritorno...

I flop

La serata di Griezmann - Il folletto ex Real Sociedad sta tirando la carretta dell'attacco Colchonero, ma ieri sera s'impalla e l'Atletico Madrid, al netto della buona prestazione di Mandzukic, rimane impallato.

Arsene Wenger - Verrebbe da dire che sia un perdente di lusso, perché in pochi potrebbero permettersi la sua carriera all'Arsenal. Certo, prima c'era un motivo chiaro: i giovani dovevano crescere, migliorare. Ora qualche dubbio sulla sua bravura, almeno nel giudicare alcuni calciatori - soprattutto in difesa - può venire. Basta acquistare giocatori offensivi, veloci ma inconsistenti nei momenti topici, per trascurare la difesa. I tre gol del Monaco sono un regalo, potevano essere di più con una fase offensiva più brillante.

La difesa dell'Arsenal - Poco protetta dal centrocampo, va detto, ma i difensori Gunners sono troppo lenti per essere veri. La squadra, appena squilibrata, è in difficoltà e la retroguardia non riesce mai a tappare le falle.