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Il Parma fa tredici, nel segno del tridente

Il Parma fa tredici, nel segno del tridenteTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 25 febbraio 2014, 07:452014
di Andrea Losapio

Gli aggettivi per il Parma di Roberto Donadoni sono difficili da trovare. Perché i ducali giocano un calcio davvero delizioso, fatto sì di ripartenze affidate alla velocità mostruosa di Biabiany o alla tecnica - altrettanto sopraffina - di Antonio Cassano, ma anche di palleggio e qualità con tre centrocampisti che spesso mantengono il possesso palla, senza lasciarsi spaventare pure dai dirimpettai più tecnici. Così non poteva che scaturire una bella gara con la Fiorentina, forse la miglior squadra d'Italia da guardare, e il pareggio è forse giusto al netto di errori arbitrali, gestione di cartellini non proprio ineccepibile e qualche decisione davvero da rivedere.
La notizia, a parte il pari che allontana la Fiorentina dal terzo posto (non ai punti, ma per partite che mancano al termine) è che il Parma conquista il suo tredicesimo risultato utile consecutivo, un record che poteva essere accompagnato da qualche pensierino (ulteriore) a un'Europa che conta che manca da più di dieci anni.

Obiettivamente il Napoli ha qualcosa di più, e pure i viola (che hanno recuperato il risultato in dieci) possono legittimamente pensare di meritare di più, almeno sulla carta. Quello che davvero piace del Parma è un tridente con Amauri - che ha poi sbagliato il gol del ko, fermato benissimo da Neto - Cassano e Biabiany, che ogni volta mette in difficoltà qualsiasi difesa. E, a proposito di retroguardia, Prandelli dovrebbe tenere d'occhio Paletta, davvero insuperabile in questa fase della stagione.