Il portiere liberato: Courtois affronta il suo futuro. Cech permettendo
Thibaut Courtois contro Petr Cech. A distanza di novanta metri, Atletico Madrid e Chelsea si giocheranno l'accesso alla finale di Champions con i propri portieroni, forse i migliori dell'intera competizione fino a qui. Il numero uno del Chelsea ha negato il gol al PSG al novantatreesimo, distendendo tutti i suoi (quasi) due metri per mandare in angolo un cross deviato. Incredibili invece gli interventi del belga, su Neymar o su Xavi: quando non sarebbe stato possibile arrivare sul colpo di testa sempre di Neymar probabilmente Courtois ha soffiato per mandare la sfera a lato.
Cech contro Courtois, uno esclude l'altro. Sia dalla porta del Chelsea, detentore di entrambi i cartellini, sia dalla finale di Champions League.
Perché sembrava che l'estremo difensore dell'Atletico non potesse giocare contro il proprio club d'origine, causa clausola nel prestito che non permetteva al calciatore di prendere parte alla gara se non dietro pagamento di tre milioni di euro. Possibili per una finale, certamente no per una doppia semifinale che avrebbe arricchito di sei milioni di euro le casse dei londinesi. A liberare il portiere ci ha pensato la UEFA, che ha voluto chiarire la propria posizione: clausola nulla perché nessun elemento esterno al club può decidere chi schierare (oppure non schierare) in una semifinale di Champions League. Per una volta lo show business, quello che solitamente rovina lo spettacolo per logiche monetarie o politiche, regalerà una sfida a distanza da veri giganti. Perché Courtois contro Cech è un duello che potrebbe protrarsi pure nei prossimi mesi, per la titolarità della porta dello Stamford Bridge.