Il prediletto di Guardiola. Gundogan, il City ai suoi piedi
Fuori forma, con una linea discutibile, con ginocchia di cristallo. Ilkay Gundogan sembrava diretto verso una carriera da vorrei ma non posso e pure non voglio. Sfortunato, infortunato. Il regista di chiara origine turca ma tedesco d'adozione, è stato il primo nome sulla lista di Pep Guardiola. Prima dei difensori, prima degli attaccanti. Prima di tutti. "Voglio lui". Nel primo colloquio con gli uomini mercato dei Citizens, Guardiola ha chiesto il regista del Borussia Dortmund perché a suo avviso uomo capace di dettare meglio d'ogni altro tempi e modi di gioco.
L'inizio è stato da Gundogan. Fuori per infortunio, fuori per condizione. Poi il ritorno. Da metà settembre ha preso in mano le chiavi del centrocampo del City e nelle ultime settimane ha tirato fuori la testa dall'alveo. Due gol nel poker al WBA, due meraviglie contro il Barcellona nel 3-1 della rivincita europea. E' stato il primo nome chiesto da Guardiola e ora si capisce benissimo perché. Ha già segnato più della scorsa stagione, ed è solo l'inizio.