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Il punto sulla A - Cinque dati sorprendenti dopo cinque giornate

Il punto sulla A - Cinque dati sorprendenti dopo cinque giornate
venerdì 27 settembre 2013, 07:002013
di Raimondo De Magistris

L'ennesimo stop del Milan e il riscatto della Lazio dopo il ko nel derby. Le rimonte di Juventus e Inter identiche solo nel punteggio. Poi il pareggio tra Napoli e Sassuolo, un importante promemoria per ricordare che nel calcio nulla può essere dato per scontato.
Tanti gli spunti arrivati da questa quinta giornata che ha visto il Parma vincere la sua prima gara in campionato al termine di una sfida pazza e sofferta contro l'Atalanta. Tante le sorprese dopo i primi 450 minuti di una Serie A che si preannuncia divertente e più competitiva di quello passata. Ecco le cinque più rilevanti:

Il primato della Roma - Nessuno ci avrebbe scommesso un centesimo, nemmeno il più ottimista dei tifosi della Curva Sud. Dopo un'estate da cui la Roma sembrava uscita sostanzialmente indebolita ecco la capolista che non ti aspetti. Un mese per passare dalla depressione all'esaltazione. Merito di un gruppo capace di compattarsi nel momento più difficile e di un allenatore che, finalmente, può essere etichettato come una scommessa vinta.

Il Livorno di Nicola ha la terza miglior difesa del campionato - "Nicola sarà il nuovo Mazzarri". Parole e pensieri di Aldo Spinelli, presidente del Livorno che - in tempi non sospetti - pronosticò all'allenatore piemontese una carriera luminosissima.
Nicola, adesso, lo sta ripagando coi fatti. Il suo Livorno è l'esempio di come una piccola squadra deve affrontare la Serie A. L'organizzazione maniacale per sopperire alla mancanza di talento, la disciplina per nascondere le carenze della rosa. Dopo cinque giornate il Livorno ha subito gli stessi gol di Juventus e Napoli, le due principali candidate per la conquista del tricolore. Chapeau.

Cerci e Rossi in vetta alla classifica cannonieri - Nessuno aveva dubbi sul talento dei due giocatori ma - al contempo - nessuno pronosticava un ritorno così devastante di Pepito in Serie A. Nessuno ha dubbi sul fatto che entrambi diventeranno due pilastri della Nazionale, ma - al contempo - nessuno aveva ipotizzato un Cerci così continuo in questo primo scorcio di stagione. Sventola forte la bandiera italiana nella classifica cannonieri dopo un estate in cui abbiamo tanto decantato l'arrivo dall'estero di bomber del calibro di Mario Gomez, Gonzalo Higuain e Carlos Tevez.

Il penultimo posto del Catania - Il calendario non sarà stato benevolo con Fiorentina, Inter e Lazio nelle prime cinque giornate, ma il Catania ci ha messo sicuramente del suo per rendersi protagonista di un inizio così disastroso. I tanti cambi estivi e l'addio di due pilastri come Gomez e Lodi possono spiegare solo in parte il pessimo avvio di campionato di una squadra che - rosa alla mano - può tranquillamente combattere per concludere la Serie A 2013/14 nella parte sinistra della classifica.

L'inizio mediocre del Milan - Errare e umano, ma perseverare è diabolico. Il Milan quest'anno è riuscito nella 'impresa' di cominciare addirittura peggio dello scorso anno. Cinque i punti conquistati dopo cinque giornate, colpa di una difesa che in estate andava sensibilmente migliorata e che, invece, tra il ritorno di Kakà e quello di Matri è stata abbandonata a sé stessa.
Ora se ne pagano i risultati, perché il Milan nelle ultime apparizioni contro Napoli e Bologna ha dimostrato di avere gioco e idee offensive, ma se subisci di media due gol a partita tutto diventa più difficile. E dire che durante la preparazione estiva Allegri aveva dato rassicurazioni circa un inizio diverso.